venerdì 29 luglio 2022
giovedì 21 luglio 2022
L'incontro con Redaelli
lunedì 18 luglio 2022
Scrivere ci salva. Insieme al prenderci cura dell’altro
Rassegna Voci di dentro "Scrivere salva - Vita, coscienza e memoria nella scrittura". Mercoledì 20 luglio, nell'ambito dell'Estate Teatina 2022, Voci di dentro presenterà in Piazza Vico a Chieti (h 21,00) il romanzo di Stefano Redaelli Ombra mai più.
di ANTONELLA LA MORGIA
Il mondo fuori “è socialmente pericoloso” scrive Stefano Redaelli nel suo Ombra mai più (Ed. Neo.), il nuovo romanzo che segue Beati gli Inquieti, in cui l’autore aveva affrontato il tema della follia. Il protagonista Angelantonio Poloni, dopo aver trascorso tre anni in un centro di riabilitazione psichiatrica, scrivendo un romanzo con gli occhi dei pazienti (alla fine si scopre che anche lui lo è), deve ora affrontare il difficile ritorno alla libertà, anche se “nessuno è più libero dei pazienti della Casa delle farfalle”.
domenica 17 luglio 2022
troppo tardi
Troppo tardi. Quando riconosceremo che la punizione del carcere non può avvenire prima di tutto, prima di ogni senso di umanità, sarà sempre troppo tardi.
PS. L’arresto è a seguito di una circolare della Procura di Milano di giugno, nella quale - “per risolvere” il problema dei borseggi a Milano (ingigantito e tipicizzato dai media nella costruzione di una realtà del consenso) - è stato scritto che “le donne incinta pizzicate a rubare, contrariamente a quanto accadeva prima, sarebbero potute finire in carcere”.
Mercoledì 20 luglio incontro con Stefano Redaelli
Semplificando, li chiamiamo pazzi, fuori di testa, folli. Stefano Redaelli, più attento e preciso, riesce a riconoscerne la vera natura: inquieti, come tutti noi. Forse per questo motivo i folli e i fragili fanno paura mentre si fanno strada tra pregiudizi di una società che esclude, emargina, rinchiude. Loro e tanti altri. Di questo, di mura e letteratura sapendo bene che dentro le mura delle istituzioni totali, come appunto le carceri, la cultura è assolutamente cancellata, parliamo Mercoledì 20 alle ore 21 in piazza G.B. Vico a Chieti.
L'incontro nell'ambito dell'Estate Teatina 2022, rientra nei nostri incontri sul tema "Scrivere salva" nonostante il carcere, nonostante le istituzioni totali che per la loro essenza, per la loro caratteristica e per esistere cercano di negare vita, sapere e coscienza. L'incontro di mercoledì 20 fa seguito a quello dello scorso 7 luglio alla libreria De Luca con la presentazione di "Lettere d'amore dal carcere" con Tonino di Toro, Rudy De Cesaris, Giuseppe De Pasqua per parlare di sofferenze, speranze, cambiamenti, affetti recisi.... e scoprire storie nascoste e ignorate… questioni che riguardano tutti.
sabato 25 giugno 2022
Come semi d'autunno
In scena nel carcere di Pescara "Come semi d'autunno" rappresentazione teatrale realizzata dal laboratorio di Voci di dentro nell'ambito del progetto "Voci di dentro-Voci di fuori" finanziato con i fondi dell'otto per mille della Chiesa Valdese.
Sul palco nove detenuti del carcere di Pescara che hanno frequentato il laboratorio di teatro, quattro tutor e quattro studentesse. I testi sono stati scritti dal gruppo di lavoro di Voci di dentro durante la pandemia: la scena si volge nella strada di una città, di giorno e di notte. In questa strada si incontrano persone di varia età e provenienza che si scambiano battute e racconti sulla propria vita mettendo a confronto idee, pregiudizi, difficoltà delle relazioni. Emergono così i temi della violenza, del rapporto uomo-donna, del dolore, del carcere, del gioco, dello sport, della musica, degli amori e delle occasioni perdute.
Lo spettacolo si intitola “Come semi d’autunno”, cioè quei semi che vengono messi a dimora d’inverno in attesa del loro germogliare in primavera. Semi d’autunno sono dunque le potenzialità che possono emergere da ogni persona nella introspezione, nel confronto e nello scambio.
La Regia è di Ugo Dragotti, la riduzione dei testi è a cura di Carla Viola.
venerdì 17 giugno 2022
domenica 5 giugno 2022
La prigione non serve a nessuno".
Raf Vallone in Riso Amaro film del '49: "Il carcere l'ha inventato qualcuno che non c'era mai stato... la prigione non serve a nessuno".
( Prima di diventare un attore, Raf Vallone era un giornalista de L'Unità).
mercoledì 1 giugno 2022
Un giornale senza padroni, un'associazione che fa liberi
La rivista Voci di dentro è scritta da detenuti ed esperti esce da 14 anni. Duemila copie stampate, diffuse per posta, e regalate nelle iniziative, incontri, convegni, altro. In rete è gratuita. La rivista è scritta da chi conosce personalmente quello di cui parla. Non ha padroni, è informazione dal basso, è giornalismo sociale. Senza scopi se non quello di informare su una realtà (penale e giudiziaria) distorta, manipolata e usata dal sistema dei media (assieme al penale) per fini che non hanno nulla a che vedere con il giornalismo, ma aderenti a un sistema che concretamente stereotipizza, semplifica, riduce le complessità sociali, producendo una realtà alterata, escludendo, promuovendo consenso.
Voci di dentro è una associazione di volontariato nata nel 2008 e che si occupa di disagio. Voci di dentro è un’associazione organizzazione a 360 gradi che intende dare nuove chance a chi di chance ne ha avute poche, aprire porte e abbattere muri, diffondere valori di giustizia e rispetto dei diritti, mettere semi per un mondo migliore dove alla base di tutto c’è l’uguaglianza sociale ed economica delle persone. Il nostro lavoro si svolge dentro il carcere e fuori dal carcere. L’associazione è impegnata in un insieme di attività dedicate alla diffusione del diritto penale minimo, alla eliminazione di un sistema penale fondato sulla punizione senza fine, alla promozione dell’uso delle pene alternative, al reinserimento e all’aiuto delle persone in stato di disagio, con particolare attenzione a chi si trova, o si è trovato nel passato, in detenzione. L’associazione promuove incontri e convegni.
venerdì 28 gennaio 2022
I progetti/incontro con gli scout
Voci di dentro incontra i ragazzi Scout d’Abruzzo (Agesci Abruzzo) coordinati dalla capo Scout Zelda Recchia . Durante l’incontro on-line (grande la partecipazione con oltre 100 ragazzi collegati) il Presidente di Voci di dentro Francesco Lo Piccolo ha presentato l’Associazione e i suoi scopi: promuovere la cultura della solidarietà, creare opportunità per un vero reinserimento dei detenuti, lavorare per favorire occasioni di giustizia sociale che non lascino indietro chi è più svantaggiato. nel corso della lunga riunione on line sono stati anche illustrati i progetti dell'Associazione. In particolare, il Presidente e e altri volontari dell'Associazione, collegati anche loro on line, hanno parlato del progetto Voci di dentro-Voci di fuori e del laboratorio teatrale messo in piedi per portare in scena uno spettacolo recitato da detenuti, studenti, volontari e altri.
Gli Scout incontrano il carcere si inserisce nel percorso di avvicinamento alla Route regionale, che segue i capitoli dell’Enciclica #fratellitutti di Papa Francesco. Con testimonianze di soci di Voci di dentro che hanno vissuto l’esperienza della reclusione, l’incontro è riuscito a stabilire il giusto clima con il giovane pubblico per domande, spiegazioni sulla realtà detentiva, rendendo così chiaro che il discorso su pena, carcere, principio rieducativo (art27cost) è legato alla crescita di una coscienza libera da pregiudizi, alla formazione di una cittadinanza attiva e solidale e alla considerazione dell’altro sempre “come uno di noi”.
Principi totalmente in linea con il senso del progetto di costruzione della compagnia teatrale avviata grazie al bando della Tavola Valdese che ha finanziato, con i fondi dell'otto per mille il progetto "Voci di dentro-Voci di fuori: laboratori e tanto altro, presso la sede di Voci di dentro e all'interno del carcere di Pescara con l’obiettivo di stabilire un ponte con l’esterno e rendere partecipe il contesto sociale rispetto a ciò che si realizza dentro gli Istituti di pena.
venerdì 21 gennaio 2022
il volto del carcere
Scatti in bianco e nero di un mondo rinchiuso per mostrare il vero volto del carcere: senza ritocchi e senza pregiudizi. Le foto della mostra "Come sabbia sotto il tappeto".
Mostra fotografica "Come sabbia sotto al tappeto" della Camera Penale di Pisa, in collaborazione con la direzione della casa circondariale Don Bosco, patrocinata dall’Unione delle Camere Penali, dal Comune di Pisa e dall’Ordine degli Avvocati.
Il reportage è stato realizzato nel 2015 all’interno del Don Bosco di Pisa da Serena Caputo, avvocato penalista del foro di Pisa, segretario della Camera penale (promotrice del progetto), Veronica Croccia, co-direttrice della scuola di fotografia Fotografando di Montopoli in Val d’Arno, e Francesca Fascione, laurea in ingegneria edile-architettura e la passione per la fotografia urbana.
mercoledì 19 gennaio 2022
Mostra "Il fai da te carcerario"/i progetti
E’ stata una giornata intensa e ricca di emozioni quella
celebrata ieri - domenica 16 gennaio -
in ricordo di Valentino Di Bartolomeo, Comandante della Polizia
Penitenziaria morto per causa del Covid lo scorso anno. Organizzata
dall’Associazione Voci di dentro sono stare esposte in mostra all’ex tempietto
del Tricalle , ora Centro di Produzione Tricalle Sistema Cultura, decine di
oggetti raccolti negli anni da Di Bartolomeo e realizzati dai detenuti, vere e
proprie testimonianze del Fai da te carcerario: scatole di sigarette o
saponette trasformate in portacenere, pezzi di latta bucherellata usati come
grattugia, vecchi walkman usati come motore per le macchinette per tatuaggi.
Poliziotti, la regista Paola Capone, il presidente dell’Anppe Antonio Mariano,
il direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli, la moglie e
i figli dello stesso Valentino e decine
di persone, tra loro tanti studenti, hanno partecipato all’evento assieme ai
volontari di Voci di dentro.
Francesco Lo Piccolo, Presidente di Voci di dentro, in
apertura della mostra ha ricordato la figura del Comandante: “E stato un grande
amico di Voci di dentro, mi ha aiutato e ci ha aiutato a comprendere la realtà
del carcere. Scriveva spesso nella rivista e credeva in quello che facevamo,
ben convinto che la funzione della polizia penitenziaria fosse, tra le altre,
quella di garantire lo svolgimento delle attività come quelle messe in atto da
Voci di dentro. Attività che portano conoscenza e cultura”.
Nel corso della giornata l’associazione ha anche presentato
i progetti in corso a cominciare da “#piazzabbracci” finanziato dalla Regione
Abruzzo: in continuità con altre iniziative passate, con piazzabbracci Voci di
dentro parte dal “cuore” dei problemi attuali, legati alla pandemia - disagio,
disoccupazione, svantaggio sociale, povertà e solitudine -, per arrivare alla
“mente” delle persone, con interventi di supporto, ascolto e psico-aiuto. Ha
aggiunto Lo Piccolo: “Il carcere è un luogo di sofferenza e sempre più al suo
interno vi finiscono persone ai margini come tossicodipendenti, poveri,
disabili, privi di risorse. Da qui il lavoro dell’associazione dentro e fuori.
Dentro con i nostri laboratori di scrittura e altro, fuori con sportelli
itineranti di psico-aiuto”. Ma anche il teatro, oltre alla rivista bimestrale
scritta da detenuti ed esperti del sistema penale, è al centro di Voci di
dentro. Ancora Lo Piccolo: “Grazie a un
bando della Tavola Valdese, l’associazione sta avviando “semi d’autunno”
una rappresentazione teatrale rielaborata da Carla Viola, insegnante, che vedrà
sul palco detenuti del carcere di
Pescara, ex detenuti e studenti”. Anche questo in ricordo di Valentino Di
Bartolomeo promotore della compagnia di teatro del carcere di Chieti, diretta
da Paola Capone, formata da agenti di polizia penitenziaria e detenuti.
lunedì 17 gennaio 2022
Emozioni in ricordo di Valentino
E’ stata una giornata intensa e ricca di emozioni quella celebrata ieri - domenica 16 gennaio - in ricordo di Valentino Di Bartolomeo, Comandante della Polizia Penitenziaria morto per causa del Covid lo scorso anno. Organizzata dall’Associazione Voci di dentro sono stare esposte in mostra all’ex tempietto del Tricalle , ora Centro di Produzione Tricalle Sistema Cultura, decine di oggetti raccolti negli anni da Di Bartolomeo e realizzati dai detenuti, vere e proprie testimonianze del Fai da te carcerario: scatole di sigarette o saponette trasformate in portacenere, pezzi di latta bucherellata usati come grattugia, vecchi walkman usati come motore per le macchinette per tatuaggi. Poliziotti, la regista Paola Capone, il presidente dell’Anppe Antonio Mariano, il direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli, la moglie e i figli dello stesso Valentino e decine di persone, tra loro tanti studenti, hanno partecipato all’evento assieme ai volontari di Voci di dentro.
Francesco Lo Piccolo, Presidente di Voci di dentro, in apertura della mostra ha ricordato la figura del Comandante: “E stato un grande amico di Voci di dentro, mi ha aiutato e ci ha aiutato a comprendere la realtà del carcere. Scriveva spesso nella rivista e credeva in quello che facevamo, ben convinto che la funzione della polizia penitenziaria fosse, tra le altre, quella di garantire lo svolgimento delle attività come quelle messe in atto da Voci di dentro. Attività che portano conoscenza e cultura”.
Nel corso della giornata l’associazione ha anche presentato i progetti in corso a cominciare da “#piazzabbracci” finanziato dalla Regione Abruzzo: in continuità con altre iniziative passate, con #"piazzabbracci" Voci di dentro parte dal “cuore” dei problemi attuali, legati alla pandemia - disagio, disoccupazione, svantaggio sociale, povertà e solitudine -, per arrivare alla “mente” delle persone, con interventi di supporto, ascolto e psico-aiuto. Ha aggiunto Lo Piccolo: “Il carcere è un luogo di sofferenza e sempre più al suo interno vi finiscono persone ai margini come tossicodipendenti, poveri, disabili, privi di risorse. Da qui il lavoro dell’associazione dentro e fuori. Dentro con i nostri laboratori di scrittura e altro, fuori con sportelli itineranti di psico-aiuto”.
Ma anche il teatro, oltre alla rivista bimestrale scritta da detenuti ed esperti del sistema penale, è al centro di Voci di dentro. Ancora Lo Piccolo: “Grazie a un bando della Tavola Valdese, l’associazione sta avviando “semi d’autunno” una rappresentazione teatrale rielaborata da Carla Viola, insegnante, che vedrà sul palco detenuti del carcere di Pescara, ex detenuti e studenti”.
Anche questo in ricordo di Valentino Di Bartolomeo promotore della compagnia di teatro del carcere di Chieti, diretta da Paola Capone, formata da agenti di polizia penitenziaria e detenuti.
domenica 16 gennaio 2022
Il progetto #piazzabbracci
Al via #piazzabbracci. Con #piazzabbracci, il nuovo progetto finanziato dalla Regione Abruzzo (art. 5 Cod. Terzo Settore) l’Associazione Voci di dentro parte dal “cuore” dei problemi attuali, legati alla pandemia - disagio, disoccupazione, svantaggio sociale, povertà e solitudine -, per arrivare alla “mente” delle persone, con interventi di supporto, ascolto e psico-aiuto.
domenica 26 dicembre 2021
Voci di dentro a Rete 8
Paola De Simone (Rete8) intervista Francesco Lo Piccolo presidente di Voci di dentro e direttore dell'omonimo bimestrale: una chiacchierata di venti minuti sull'Associazione, sulla rivista e sui problemi del carcere, dal sovraffollamento alla mancanza di personale ( educatori, psicologi) facendo venir meno il dettato costituzionale secondo il quale le pene devono tendere alla rieducazione e al reinserimento (Art. 27).
sabato 30 ottobre 2021
Laboratori Voci di dentro-Voci di fuori
Incontri, laboratori in sede di Voci di dentro nell'ambito del progetto sostenuto con i fondi della Tavola Valdese dal titolo "Voci di dentro - Voci di fuori" per la realizzazione di uno spettacolo teatrale.
giovedì 28 ottobre 2021
L'inchiesta: cosa si mangia in carcere
Vitto e sopravvitto
di CLAUDIO TUCCI
Foto di Serena Caputo, dalla mostra fotografica "Come sabbia sotto al tappeto" reportage della Camera penale di Pisa.
Latte allungato
con acqua, carne andata a male, un litro di olio per 80 detenuti. Questo è ciò
che è emerso dalle testimonianze della Food Services, l’azienda che, in piena
emergenza covid, ha gestito la cucina del carcere di Chieti nei mesi di
febbraio e marzo del 2020. (Ne abbiamo
parlato nel numero della nostra rivista del mese di luglio).
martedì 26 ottobre 2021
L'essenza del carcere
L'essenza del carcere. convegno 23 ottobre 2021. Chieti, c/o Tricalle Sistema cultura
Prima parte: https://fb.watch/8Q_haMJvaF/ (Suela, Lo Piccolo, Pallotta, La Morgia, Armuzzi, Tuzzi, Mauri).
lunedì 18 ottobre 2021
𝗟'𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗰𝗲𝗿𝗲






martedì 10 agosto 2021
UN SALUTO A FRANCESCO M.
UN SALUTO A FRANCESCO M.
Mi ha telefonato mia figlia alle 10,00 di sera dandomi la notizia tremenda, inaccettabile della morte di Francesco M. Un violento colpo allo stomaco mi ha tolto il respiro e sono rimasto seduto sul divano attonito senza avere la capacità di muovere un solo muscolo. I ricordi, il suo viso mi scorrevano davanti come se stessi rivendo quei momenti nei quali, una forzata convivenza ci ha fatto incontrare, conoscere e scambiare qualche gesto di umana sopportazione. Lui molto più giovane di me passava i giorni impegnandosi nei lavori che gli erano stati affidati e nella cura del suo corpo che voleva mantenere tonico ed atletico a tutti i costi. Ore a percorrere di corsa il perimetro del campetto o coinvolto in mitici scontri di calcio dove la sua abilità emergeva sulla mediocrità degli altri; ecco Francesco era così sempre tirato al massimo curato nell’aspetto come se dovesse andare ad un incontro galante. Pronto allo scherzo, alla battuta viveva integrato nelle regole del gruppo dominante ma non perdeva occasione di dimostrare con puntuali interventi una sensibilità ed intelligenza non comune partecipando agli incontri settimanali che “Voci di dentro” teneva in carcere e scrivendo anche alcuni articoli.
giovedì 8 luglio 2021
Il J'Accuse di Voci di dentro
sabato 26 giugno 2021
martedì 22 giugno 2021
Relazione al Parlamento 2021 del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
< https://www.radioradicale.it/scheda/640043 da il dubbio: La relazione del Garante Mauro Palma, prima parte: il “populismo penale” La prima parte di divide in diversi capitoli. Nello specifico, il primo riguarda l’analisi del fenomeno del cosiddetto “populismo penale” che secondo il Garante ha trovato espressione nel contrasto alle detenzioni domiciliari concesse per consentire al sistema penitenziario di prevenire il contagio all’interno degli Istituti. Il secondo è quello relativo all’adozione delle navi quarantena per le persone migranti che arrivano irregolarmente in Italia. Il terzo è sulle Residenze sanitarie assistenziali per persone anziane che con il Covid sono divenute manifestamente dei luoghi chiusi. Il quarto capitolo riguarda l’introduzione, in base al decreto-legge 21 ottobre 2020 n. 130, del diritto di reclamo per i migranti trattenuti. Il quinto capitolo dal titolo “Ordine dentro, ordine fuori” è sul rapporto tra le forze di polizia interne agli Istituti penitenziari e quelle che agiscono all’esterno, questione emersa con forza nel dibattito successivo ai gravi disordini scoppiati in carcere nel marzo 2020. Infine si affronta il tema riguardante la designazione in norma primaria del Garante nazionale quale National preventive mechanism (Npm) in base al Protocollo Onu sulla prevenzione della tortura-Opcat e la modifica del nome del Garante nazionale con l’eliminazione del riferimento al termine “detenuti”. I dati: la popolazione detenuta è in flessione Veniamo ai dati che riguardano il tema penale. Il Garante nazionale ne anticipa alcuni. Se il 2020 era iniziato con 60.971 presenze negli Istituti penitenziari, il 2021 è iniziato con 53.329. La popolazione detenuta, quindi, ha avuto una flessione. La decrescita, secondo il Garante, ovviamente è dipesa dai minori ingressi dalla libertà e dal maggiore ricorso alla detenzione domiciliare (principalmente dovuta a maggiore attività della magistratura di sorveglianza, piuttosto che all’efficacia dei provvedimenti governativi adottati). Il Garante nazionale sottolinea la pur limitata ripresa della crescita dei numeri che determina l’attuale registrazione di 53.661 (al 7 giugno 2021) persone, anche se il numero di coloro che sono effettivamente presenti è 52.634, usufruendo gli altri della licenza prolungata nella semilibertà. La capienza è di 50.781 posti, di cui effettivamente disponibili 47.445. La durata delle pene Il Garante anticipa anche due questioni sulla durata delle pene che possono essere utili al dibattito attuale: 26.385 devono rimanere in carcere per meno di tre anni (di questi, 7.123 hanno avuto una pena inflitta inferiore ai tre anni). Gli ergastolani sono 1.779 di cui ostativi 1.259; la liberazione condizionale di cui molto si dibatte è stata data a un ergastolano (ovviamente non ostativo) nel 2019, a quattro nel 2020, a nessuno nel 2021.Degna di nota la quarta parte denominata “Orizzonti”. Lo sguardo è rivolto al futuro e alle linee di azioni che il Garante intende aprire o sviluppare nel dialogo con il Parlamento. Il primo tema riguarda l’intervento legislativo che dovrà seguire nel corso dell’anno la pronuncia della Corte costituzionale sull’ergastolo ostativo; il secondo tratta la nota questione del riconoscimento della cittadinanza delle cosiddette “seconde generazioni”; il terzo è relativo alla necessità di portare a compimento il Regolamento unico dei Centri per il rimpatrio; il quarto concerne l’esigenza di rivedere complessivamente il sistema delle misure di sicurezza e in particolare di superare le problematicità delle Residenze per le misure di sicurezza di tipo psichiatrico (Rems) senza snaturarne le caratteristiche che hanno segnato il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, ciò anche in considerazione dell’imminente pronuncia della Corte europea dei diritti umani. L’ultimo argomento attiene alla necessità di un intervento regolativo che renda effettiva applicazione ai principi della cosiddetta “Legge Zampa” sulla determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati.
giovedì 6 maggio 2021
Una lettera dal carcere
martedì 23 marzo 2021
Perché il carcere? Riflessioni
martedì 9 marzo 2021
domenica 7 marzo 2021
Voci di dentro, numero marzo 2021
Varianti è il titolo del numero di Marzo di Voci di dentro (56 pagine, compreso l’inserto NewsNoFake progetto finanziato dalla Regione Abruzzo) mensile scritto da detenuti, ex detenuti, volontari ed esperti dell’Associazione di volontariato. In copertina Lorena Fornasier, triestina che ha scelto una parte scomoda, ma che si impone come necessaria: stare dalla parte dell’altro, del migrante, del povero, del detenuto, o di chi ha vissuto il cammino della persecuzione, deportazione e sterminio come è ben raccontato in uno speciale dedicato alla Shoah con interviste a Corradini e Palmerio. Nelle 56 pagine della rivista anche una sezione dedicata alla donna (a ridosso dell’8 marzo) con i racconti di alcune donne detenute e di una mamma col figlio in carcere e alcune pagine sul Congo alla ribalta in questi giorni per la morte dell’ambasciatore Attanasio. Varianti dunque come cambiamenti, modelli e modi diversi di affrontare questa nostra vita; varianti come sfida a vedere le cose da un altro punto di vista per capire e scegliere tra falsi miti e fake news.
il mensile di Voci di dentro può essere sfogliato qui: https://www.calameo.com/read/
per avere una copia direttamente a casa:
1) contributo all'associazione (20 euro o più per tutte le 10 copie in programma nel 2021).
2) versamento sul c/c N 95540639 intestato a Voci di dentro Associazione oppure bonifico: IBAN IT17H0760115500000095540639
3) mail a voci@vocididentro.it con estremi del versamento e indirizzo dove si desidera che siano spedite le riviste
martedì 23 febbraio 2021
venerdì 19 febbraio 2021
Focolaio Covid anche nel carcere di Pescara
Focolaio
Covid anche nel carcere di Pescara. In base ai tamponi effettuati tra i
detenuti nei giorni scorsi, dai dati dell’Unità di Medicina penitenziaria della
Asl di Pescara, sono risultati positivi 7 detenuti della seconda sezione giudiziaria.
Sono stati isolati, come pure sono in isolamento tutti i detenuti della
sezione. La preoccupazione è molta, evidentemente non sono bastate le misure messe
in atto compreso lo smart working di gran
parte del personale, educatori compresi.
Stabile al
momento la situazione nel carcere di Chieti: sono positivi 51 detenuti, tutti -
tranne due che sono stati ricoverati in ospedale - sono asintomatici o pauci
asintomatici (raffreddore, un po’ di febbre, malessere vario). Situazione stabile, ma sempre seria, in
pratica è contagiato quasi tutto il carcere perché solo 9 (sempre in base ai
dati di ieri comunicati a Voci di dentro dalla Asl Chieti-Lanciano-Vasto) sono
negativi. Per quanto riguarda gli agenti, il dato dei giorni scorsi (dieci positivi) è ridimensionato dall’Istituto
di Madonna del Freddo: sarebbero solo cinque gli agenti positivi.
A Chieti e
Pescara il clima tra i detenuti è comunque di apprensione: tranquilli,
costretti ad abituarsi al peggio. Agenti e direzione stanno facendo il massimo
pur essendo anche sotto organico. Nei giorni scorsi sono anche cominciate le vaccinazioni del
personale, innanzitutto gli agenti, spesso persone non giovanissime.
Voci di
dentro ribadisce la necessità sempre più urgente di immadiata campagna di vaccinazione per tutti, volontari compresi, misure deflattive contro il
sovraffollamento, la riduzione da parte della magistratura di ricorrere alla
custodia cautelare se non in casi estremi, l’aumento da 45 giorni a 75 giorni del
periodo di pena da ridurre ogni semestre per i detenuti che tengono una buona
condotta, i domiciliari per persone malate e a rischio in caso di contagio da
Covis, l’invio ai domiciliari di coloro sotto i 4 anni di pena.