giovedì 29 giugno 2023

“Nelle mani dello Stato”, convegno a Pescara su sicurezza, ordine pubblico e abusi

“Nelle mani dello Stato”, organizzato da Voci di dentro e dalla Camera penale di Pescara in programma venerdì 30 giugno alle ore 16 presso l’Aula Alessandrini del Tribunale di Pescara.

Nel convegno, a partire dalla presentazione del libro del Professor Vincenzo Scalia “Incontri troppo ravvicinati? La storia degli abusi di polizia nell'Italia contemporanea” (Ed. Manifestolibri), si esploreranno le contraddizioni e le deformazioni  del controllo sociale spesso degenerate in tragici episodi (Aldrovandi, Cucchi, altri).

In particolare verranno approfondite le tematiche dell’ordine pubblico, del rispetto delle leggi e della repressione della criminalità, dal punto di vista sociologico e antropologico. Ci si concentrerà anche sul sistema penitenziario in considerazione che in appena una trentina d’anni la popolazione detenuta è raddoppiata pur di fronte a un dimezzamento dei reati più gravi, svelando l’uso carcero-centrico della pena. Il convegno affronterà inoltre la questione del processo penale e di una certa tendenza della magistratura a invadere campi della libertà individuale a scapito di diritti e garanzie delle persone compreso l’esercizio professionale della difesa. Il percorso si concluderà con una disanima delle leggi emergenziali  (talvolta discriminatorie)  legate alla pandemia e con una riflessione sulla deformazione della realtà operata da media.

Relatori: Vincenzo Scalia (Professore Associato in Sociologia della devianza – Università di Firenze),  Giuseppe Mosconi (già Ordinario di sociologia del diritto – Università di Padova), Francesco Lo Piccolo (direttore del periodico Voci di dentro), Antonella La Morgia (Direttivo Voci di dentro), Federica Guerretta (scrittrice), Alessandra Michetti (direttivo Camera Penale di Pescara), Saluti isituzionali: Massimo Galasso ( Presidente della Camera Penale di Pescara), Stefano Pallotta (Presidente dell'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo).

L'evento è accreditato dal C.O.A. di Pescara per 2 crediti formativi e dall'Ordine dei Giornalisti per 3 crediti formativi. 

venerdì 16 giugno 2023

A Pescara i Consigli di Aiuto Sociale

 

Oggi in Tribunale a Pescara nuovo passo in avanti per la nascita del Consiglio di aiuto sociale, Ente giuridico istituito con la legge 345/1975 per l’assistenza penitenziaria e post penitenziaria e per favorire il reinserimento nella vita sociale degli ex detenuti. Due le linee guida di questo organismo: come previsto nell’articolo 74 cura il mantenimento delle relazioni dei detenuti e degli internati con le loro famiglie, organizza corsi di addestramento e attività lavorative per i liberati che hanno bisogno di integrare la loro preparazione professionale, concede sussidi in natura o in denaro ai familiari dei detenuti e degli internati; favorisce il reinserimento nella vita sociale degli ex detenuti; in base all’articolo 75, presta soccorso, con la concessione di sussidi in natura o in denaro, alle vittime del delitto e provvede all'assistenza in favore dei minorenni orfani a causa del delitto.


 

martedì 13 giugno 2023

Comune di Chieti e Voci di dentro, nasce l’intesa a servizio della città

 

Dal sito del Comune di Chieti: "Il sindaco Diego Ferrara ha fatto visita alla sede di Voci di dentro, realtà associativa che opera sul territorio dal 2007, come motore della cultura della solidarietà e recupero sociale delle persone in emarginazione, detenute e altre situazioni di svantaggio. Con il sindaco, i consiglieri comunali Paride Paci, Pietro Iacobitti e Silvio Di Primio hanno incontrato responsabili, attivisti e volontari per porre le basi di una sinergia istituzionale. 

“Un incontro che è stato anche il viatico di un percorso comune – così il sindaco Diego Ferrara – che affronteremo coinvolgendo i soggetti affidati all’associazione, come abbiamo fatto con i percettori di reddito di cittadinanza. L’idea è quella di stringere un patto, incaricheremo gli uffici di trovare la forma migliore per farlo, per attivare una sinergia a vantaggio sia della città, sia degli stessi soggetti interessati. Questo genere di collaborazioni è sempre stato proficuo, l’esperienza fatta con i percettori di reddito di cittadinanza, ad esempio, non solo ci ha permesso di avere personale adibito a mansioni di accoglienza nei palazzi comunali, ma ha reso possibile la riapertura dei Musei archeologici, che dopo il Covid erano in debito di personale. Sono importanti risposte sociali come queste, perché danno il senso di comunità che serve a crescere uniti e insieme”.

domenica 11 giugno 2023

Una raccolta firme per la liberazione anticipata

 Sovraffollamento, suicidi, condizioni di vita nelle carceri fuori da ogni principio costituzionale. Per questo Voci di dentro condivide la proposta di Legge dell'Onorevole Roberto Giachetti e dell'Associazione Nessuno tocchi Caino affinché venga aumentata la Liberazione anticipata per i detenuti.

Qui lo scritto di Luna Casarotti ex detenuta Associazione Yairaiha Onlus e di Marina Iadanza ex detenuta "Le ragazze di Torino" e l'appello per promuovere questa proposta: 

 Con questo nostro scritto, vogliamo provare a coinvolgere tutte le realtà che si preoccupano e soprattutto si impegnano, con grande impegno, dei diritti dei detenuti e del funzionamento delle realtà penitenziarie. Realtà di cui troppo spesso non si vuol sentire parlare e di cui, per paura di perdere consenso, la maggioranza dei partiti politici non parla e non si preoccupa, contravvenendo anche al diritto/dovere di ispezionare e monitorare gli istituti penitenziari e le condizioni di vita delle persone recluse. Come ex detenute siamo convinte che nessuno debba essere lasciato solo e all'indifferenza delle istituzioni. Bisogna, invece, rispondere con un attivismo civile perché, nonostante le mistificazioni di alcuni "giornalisti" e gli slogan elettorali di certa politica permeati da una cultura repressiva e priva di progettualità e, nonostante il poco coraggio di chi anche a sinistra si dimentica degli ultimi tra gli ultimi, tutti meritano una seconda possibilità e il tempo della pena non può essere né fine a se stesso né continuare nelle condizioni attuali.  Una soluzione a medio termine è obbligatoria per rispondere al disagio di chi occupa le carceri.

sabato 10 giugno 2023

Verona, quella mancanza di accountability

 VINCENZO SCALIA 

Professore associato in Sociologia della devianza - Università di Firenze

fatti di Verona, con l’incriminazione di 5 poliziotti accusati di avere commesso abusi gravi nei confronti di alcuni migranti e senzatetto, rappresentano un barometro importante sullo stato di salute democratico degli apparati dello Stato, in particolare delle forze di polizia. Purtroppo, come già anticipatoci pochi giorni prima dal pestaggio subito dalla transgender brasiliana ad opera della polizia municipale milanese, le condizioni non sono certo le migliori. In particolare, questi fatti, ci suggeriscono due ordini di riflessioni.

venerdì 9 giugno 2023

Carcere Lanciano, torna il regime chiuso

Riportiamo qui la lettera di 75 detenuti del carcere di Lanciano, richiusi nelle sezioni 1B, 2B e 3B, in regime di Alta Sicurezza. E’ un appello dove si esprime disagio e preoccupazione per la restrizione imposta dalla direzione che prevede “sempre la chiusure delle stanze tranne per le ore d’aria e per le docce, uno alla volta”.
Si tratta di una “decisione disumana - scrivono i detenuti - visto che i metri quadrati nelle stanze detentive non [sono] sufficienti agli spazi minimi di sopravvivenza. Nelle stesse celle viviamo addirittura in due persone e a questo bisogna aggiungere che le stanze non usufruiscono di acqua calda e in più andando verso l’estate ci concedono poche ore di acqua al giorno. I bagni oltre ad essere piccolissimi sono senza finestre, e la stessa finestra, l’unica, è munita di grate. Per non parlare che questo Istituto non è munito né di luce notturna, né pomeridiana. Non c'è impianto elettrico”. 


La lettera continua: “Il direttore ci ha anche comunicato che la regione ci ha privato a trascorrere poche ore con i nostri figli in occasione, una volta all'anno, della partita di pallone con i nostri, partita “Oltre le sbarre”. Il nostro disagio porta molto malessere nelle nostre giornate quotidiane. Dopo un lungo periodo di emergenza sanitaria covid-19 siamo stati penalizzati privandoci di mesi addirittura anni di avere contatti con i familiari ma c'è da dire che in questi anni sono stati fatti passi da gigante dando la possibilità di effettuare telefonate e videochiamate. In più la stessa apertura delle stanze. Un fatto sì che noi detenuti vivessimo con gli stessi agenti una permanenza tranquilla e serena. Noi detenuti siamo consapevoli di aver sbagliato e che dobbiamo pagare. Quello che noi chiediamo è di scontare la nostra pena con dignità e umanità, cosa che non può succedere nelle condizioni in cui siamo. Questo è un problema che riguarda tutte le carceri italiane. Prima del giorno 7 giugno il carcere di Lanciano riusciva a gestire questi problemi ma ad oggi Il provveditorato della Regione Abruzzo ha deciso che anche noi dobbiamo entrare nella macchina infernale delle carceri italiane. Chiediamo un aiuto a chiunque. Ne abbiamo bisogno. L'estate si avvicina. Con carenza di acqua e il caldo che farà con le stanze chiuse chissà cosa accadrà”.