mercoledì 26 giugno 2013

Decreto carceri approvato dal Consiglio dei Ministri

Decreto carceri: il commento di Francesco Lo Piccolo pubblicato su Huffingtonpost

Francesco Lo Piccolo
Lo sconto per buona condotta resta di 45 giorni: saltata l'ipotesi ventilata nei giorni scorsi grazie alla quale per ogni sei mesi scontati senza rapporti disciplinari lo sconto di pena sarebbe stato portato a 60 giorni.
L'affidamento ai servizi sociali e la possibilità di sospendere l'esecuzione della pena restano fermi ai tre anni di pena: dunque saltata l'ipotesi di estendere questa misura per reati fino a 4 anni. Unica novità: cancellati i vincoli della ex Cirielli. Certo una buona novità, ma accompagnata da troppa cautela: infatti, se prima il magistrato in base alla legge non poteva concedere le misure alternative a recidivi reiterati (ovvero che avevano commesso il reato tre volte) ora se vuole, se ci sono le condizioni, a suo giudizio, può concedere le misure alternative. Insomma nessun automatismo e molta discrezionalità. Ovviamente esclusi da questi benefici i reati più gravi (4 bis) come ad esempio la rapina.
Sono queste in grande sintesi e a una veloce lettura le novità del decreto sulle carceri approvato stamane dal Consiglio dei Ministri. Azzardo: sarà tanto se entro l'anno usciranno duemila detenuti.
In conclusione: considerando che nelle carceri italiane ci sono oltre ventimila detenuti in più delle celle disponibili; considerando che ci sono oltre 50 mamme con bambini piccoli sotto i tre anni; che sono alcune migliaia i malati che avrebbero bisogno di cure mediche in ospedale; che per molti tossicodipendenti non ci sono alternative vere; che per tanti detenuti stranieri sarà impossibile accedere ai domiciliari perché privi di alloggio; che sono attualmente in carcere almeno 10 mila persone con una pena inferiore a un anno; che il 50 per cento dei detenuti in attesa di giudizio alla fine viene riconosciuto innocente...
Beh, per tutto questo... considerando l'emergenza, la condanna della Corte Europea dei diritti dell'uomo e infine le attese di tanti per un carcere dove sia rispettato l'articolo 27 della Costituzione... sono convinto che uno sforzo in più potesse essere fatto. Continuiamo a sperare. Nel nome del Diritto.

La relazione 

Decreto definitivo

domenica 16 giugno 2013

Chieti, festa per il diploma a 10 detenuti

(da Il centro) CHIETI. C’era chi a malapena parlava in italiano, chi non sapeva manovrare un mouse, chi non aveva mai visto un pc in oltre 20 anni di vita. Otto mesi dopo, dieci detenuti della casa circondariale di Chieti, tutti fra i 20 e i 30 anni, hanno ottenuto il diploma da grafico impaginatore partecipando ai corsi del progetto Petra (Percorsi di transizione al lavoro), finanziato dalla Regione con 142 mila euro di fondi europei. Da settembre a maggio ogni mattina otto insegnanti hanno formato i dieci corsisti su sistemi operativi, montaggio video, grafica: tutti hanno acquisito competenze utili da spendere una volta scontata la pena. Finita la prima fase di lezioni in aula, da due mesi sette di loro hanno la possibilità di lavorare, con un compenso di 600 euro al mese, in sei aziende della provincia di Chieti che hanno accettato i tirocinanti per un anno.
clicca e guarda anche il video dell'evento sul sito del Csv

lunedì 10 giugno 2013

Francesco Lo Piccolo intervistato da RaiGrParlamento:



Il progetto "sulla strada.eu"



Da dieci settimane a Chieti e Pescara viene affisso in due bacheche nel centro della città il foglio “sulla strada”.
numeri 1-10
Il foglio viene anche messo in rete qui: www.sullastrada.eu.
Il foglio parla del volontariato e dei carcerati, dei loro bisogni, delle loro necessità, ma soprattutto racconta anche la città vista dagli occhi degli stessi detenuti. In definitiva: un’attività di comunicazione del valore del volontariato fatto proprio da soggetti deboli  con un mezzo che è la rete (moderno) e un altro mezzo il foglio (antico) per raggiungere il più altro numero di persone.
sullastrada.eu è realizzato da Voci di dentro Onlus (l’associazione opera nelle carceri di Chieti, Pescara, Vasto e Lanciano e promuove il reinserimento nella società di detenuti/ex detenuti. E’ partner nella progetto della Regione Abruzzo, progetto Petra di inclusione sociale: da settembre tiene dei corsi di informatica presso il carcere di Chieti per 12 detenuti che acquisiranno la certificazione di impaginatore grafico; Voci di dentro stampa il giornale delle carceri fatto nei laboratori di Pescara, Chieti, Vasto e Lanciano) e da Fratello mio – Onlus (l’Associazione Fratello mio opera a favore dei paesi poveri, soprattutto nel Sud del mondo; interviene con azioni di sostegno e adozioni a distanza; provvede ad aiuti sanitari e alla costruzione di pozzi; è attiva in Benin, Togo e Tanzania).

In visita al carcere di Ljubljana

Visita al carcere di Ljubljana nell’ambito del progetto “Voices from inside”,  progetto finanziato dalla Comunità Europea e che ha visto insieme in un partenariato di apprendimento Grundtvig le associazioni Voci di dentro e Città dei giovani di Firenze, le organizzazioni Agapao-Kris di Siauliai (Lituania), Hotelcilik di Diyarbakir (Turchia) e Papilot di Lubiana (Slovenia), progetto riguardante il mondo carcerario con la realizzazione di iniziative volte al recupero e reinserimento di detenuti ed ex detenuti e a rimuovere nella società gli ostacoli costituiti soprattutto da pregiudizi e stereotipi.



testo di Stefania Ortolano (collaborazione di Giuliana Agamennone)

“Non vi aspettate scene da film americani”. Il motivetto si ripete anche quando entriamo nell’istituto o di pena a Ljubljana. Ad avvertirci è la nostra guida Fulvio, funzionario pedagogico di origini italiane. Si trova lì da vent’anni.