lunedì 27 luglio 2020

Reading e cinferorum con Voci di dentro/in carta libera


Riprende nel Tempietto del Tricalle a Chieti, il progetto di Voci di dentro IN CARTA LIBERA”, progetto finanziato dalla Regione Abruzzo.
In accordo con Fai Chieti e con Sovrintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Abruzzo, nel giardino della chiesetta, al via Laboratori - Reading pubblici – Cineforum.

·         DAL 27 LUGLIO AL 4 SETTEMBRE (ad eccezione del periodo 1-15 agosto) OGNI LUNEDÌ E VENERDÌ, DALLE ORE 9 ALLE ORE 12, LABORATORI DI GIORNALISMO, GRAFICA, FOTOGRAFIA, DISEGNO                (i laboratori sono riservati a utenti del progetto in carta libera)

·         DAL 31 LUGLIO AL 4 SETTEMBRE READING PUBBLICI E CINEFORUM, ORE 21 (Ingresso gratuito, prenotazione posti obbligatoria, scrivere a voci@vocididentro.it) con il seguente calendario:
VENERDÌ 31 luglio ore 21 - Presentazione in carta libera - film “4 minuti” di C. Kraus (Un carcere. Un'insegnante di piano. Un'allieva omicida che si esprime con l'hip hop)
SABATO 22 agosto ore 21 - Reading in carta libera - film “Io, Daniel Blake” di K. Loach (Vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes 2016. Storia di burocrazia e diritti violati)
VENERDÌ 28 agosto ore 21 - Reading in carta libera - film “Il figlio dell’altra” di L. Lévy (La storia di due famiglie, una palestinese e l’altra israeliana, e di un figlio scambiato per errore dopo la nascita)
VENERDÌ 4 settembre ore 21 - Dibattito in carta libera - film “Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey” di M. Newell (struggente storia di un club letterario impegnato a contrastare gli orrori dell'occupazione nazista)

mercoledì 1 luglio 2020

Il nuovo numero di Voci di dentro



I
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l razzismo e le violenze della polizia contro le minoranze etniche in Usa e in tante altre parti del mondo. Questo uno dei temi di questo numero di giugno  Un tema, questo del razzismo contro le persone dalla pelle nera, che si lega a tante altre forme di violenza contro i poveri, gli stranieri e i carcerati. Più che mai vere le frasi del regista afroamericano Kevin Jerome Everson: se i bianchi commettono un crimine, si tratta sempre dell’azione di un individuo. Se un bianco commette una strage, si tratta di un folle o di malato. Un serial killer bianco è sempre un “lupo solitario”. O un pazzo. Se un afroamericano commette un crimine, allora è tutta la comunità che lo commette. Perché i bianchi si ritengono essenzialmente “buoni”.
 Ne parliamo in queste pagine dedicate a George Floyd, e a tutti gli “esclusi” e anche a Marco Boattini, Salvatore Cuono Piscitelli, Slim Agrebi, Artur Iuzu, Hafedh Chouchane, Lofti Ben Masmia, Ali Bakili, Erial Ahmadi, Ante Culic, Carlo Samir Perez Alvarez, Haitem Kedri, Ghazi Hadidi, Abdellah Rouan, i tredici detenuti morti in seguito alle rivolte di marzo, molti dei quali deceduti durante il trasferimento in altri istituti. Nessuno si era accorto che stavano male.