lascia questo vecchio blog e passa al nuovo
Si esce in veste rinnovata. Essere ostinati e contrari. Sempre. Dare voce a chi non ce l’ha. Questa è Voci di dentro
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Due volte a settimana, lunedì e venerdì dalle
9:00 alle 12:00, l'associazione ospita all'interno della propria struttura gli
affidati U.D.E.P.E., detenuti ai domiciliari, ex detenuti; attualmente sono 10
persone e insieme ai volontari e alle volontarie si occupano della redazione
della rivista Voci di dentro; della promozione e distribuzione della rivista.
Il gruppo organizza mostre fotografiche e convegni al fine di sensibilizzare
sul tema carcere e discute e approfondisce argomenti di attualità, legalità e
delle proprie esperienze vissute in carcere, con lettura di articoli e notizie
estrapolate dai quotidiani. Sono inoltre attivi laboratori di alfabetizzazione
e scolarizzazione, giornalismo, cineforum tematici. Gli affidati sono impegnati
anche nell'organizzazione e mantenimento della sede con programmi di pulizia,
raccolta differenziata ed educazione al rispetto reciproco.
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L’associazione ha in essere protocolli con
Uepe e tribunale di Chieti e Pescara per accogliere persone in percorsi di
messa alla prova e/o giustizia riparativa
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Una volta a settimana, il mercoledì dalle
14:00 alle 16:00, riunione di redazione della rivista Voci di dentro nella casa
circondariale di Chieti con la partecipazione di 15-20 detenuti. Durante il
laboratorio si affrontano anche discussione su argomenti di attualità, legalità
e delle proprie esperienze vissute in carcere, con lettura di articoli e
notizie estrapolate dai quotidiani
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Due volte a settimana riunione di redazione
della rivista Voci di dentro nella casa circondariale di Pescara con una
ventina di detenuti. Durante il laboratorio si affrontano anche discussione su
argomenti di attualità, legalità e delle proprie esperienze vissute in carcere,
con lettura di articoli e notizie estrapolate dai quotidiani.
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Una volta a settimana, 15 detenuti sono
coinvolti nel laboratorio teatrale nella casa circondariale di Pescara. Il
progetto lo scorso anno ha permesso la messa in scena dello spettacolo dal nome
"come semi d'autunno" tratto da un laboratorio online di scrittura,
realizzato dal marzo al giugno 2021, con gli affidati all'associazione.
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Una/due volte a settimana, due affidati
dell'associazione seguiti dai tutor di Voci di dentro svolgono attività di
organizzazione dei faldoni dell'archivio al Tribunale Civile di Pescara. Questa
attività nasce nell'ambito di un progetto dopo la firma di un protocollo di
intesa siglato nel 2017 tra Voci di dentro, il tribunale civile di Pescara, la
casa circondariale di Pescara e U.D.E.P.E., per favorire percorsi di giustizia
riparativa e reinserimento delle persone finite nel circuito della giustizia.
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Una volta a settimana, il giovedì dalle 10:00
alle 12:00, Voci di dentro segue online 4 persone in percorsi di giustizia
riparativa. All'incontro partecipano 4
affidati all'associazione. Il progetto consiste in un laboratorio online di
lettura e scrittura creativa per la stimolazione della fantasia e della logica,
utilizzando libri e mezzi audio-visivi, approfondendo e trattando avvenimenti
storici e argomenti attuali.
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L'associazione, nell’ambito di un bando della Regione Abruzzo
dal titolo "Piazzabracci" (progetto partito a dicembre 2021 e
concluso a fine del 2022) ha dato vita a sportelli di aiuto psicosociale legati
al problema della pandemia, nei confronti di persone in stato di disagio:
anziani, disabili, stranieri, minori, ex detenuti ecc. Oltre a questo sono state
realizzate Agorà nelle scuole, con incontri con gli studenti sui temi del
bullismo e cyberbullismo, dipendenze, body shaming, omotransfobia, xenofobia,
parità di genere, ecc; incontri itineranti nelle piazze e nei parchi con la
diffusione della rivista e sensibilizzazione sul tema del volontariato.
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Voci di dentro accoglie i tirocinanti
provenienti dagli atenei di diverse università anche fuori Regione (ma
principalmente da Università di Chieti), che svolgono attività online e in
presenza. I percorsi di tirocinio formativo, in forza di convenzioni fra
l'associazione e le università (sociologia, criminologia, psicologia, scienze
dell'educazione), prevedono incontri con il mondo del disagio, conoscenza del
sistema penale e del sistema carcerario, e delle attività dell'associazione per
il reinserimento sociale e lavorativo
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Voci di dentro è sede di attività di
alternanza scuola-lavoro con alcuni istituti superiori di Chieti
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Da due anni l'associazione è inserita tra le
associazioni e gli enti del Servizio Civile Universale.
L LA RIVISTA:
Il giornale è nato prima del 2000 ed
era il classico giornalino del carcere con Lucia Avantaggiato direttrice del
carcere di Chieti come “direttore editoriale”
. nel 2006 diventa direttore Francesco Lo Piccolo e nel 2009 viene
portato fuori dal carcere, registrato in tribunale come testata Voci di dentro
di proprietà dell’associazione di volontariato Voci di dentro. Da più di due
anni esce 4/5 volte all’anno e con una foliazione di 64 pagine. La
rivista è scritta da chi conosce personalmente quello di cui parla. Non ha
padroni, è informazione dal basso, è giornalismo sociale. Senza scopi se non
quello di informare su una realtà (penale e giudiziaria) distorta, manipolata e
usata dal sistema dei media (assieme al penale)
per fini che non hanno nulla a che vedere con il giornalismo. Voci di
dentro è una rivista contro e non allineata. E’ contro un sistema che
stereotipizza, semplifica, riduce le complessità
sociali, producendo una realtà alterata, escludendo, promuovendo consenso. Oltre
a persone in stato di disagio (detenuti, ex detenuti, altri) la rivista è
scritta da volontari, esperti, giuristi, psicologi, sociologi e da personalità del mendo
dell’amministrazione penitenziaria. Si occupa di carcere, giustizia e società
affrontando tematiche varie compresa l’attualità.
Stampata in 2 mila copie per
numero, fogli A4 (21x29 mm), la rivista
è spedita in abbonamento postale ed è distribuita gratuitamente in rete. Chi scrive
– detenuti in primis- se le finanze lo permettono vengono retribuiti. E da un
po’ grazie a dei finanziamenti legati a bandi regionali e altro, ci riusciamo
abbastanza . Tre redazioni: una esterna (presso sede associazione con affidati,
persone in messa alla prova, detenuti ai domiciliari), due redazioni interne
nel carcere di Chieti e nel carcere di Pescara con i detenuti dei nostri
laboratori.
Anno 2014:
Oltre alle attività dentro il carcere, nel 2014 abbiamo
- organizzato due corsi di volontariato penitenziario presso le strutture del Csv di Chieti e Pescara,
- avviato all’esterno due sportelli uno dedicato a fornire assistenza e aiuto agli ex detenuti nella ricerca del lavoro, nella compilazione dei curriculum e altro e un secondo sportello di assistenza legale. Entrambi ovviamente gratuitamente.
Anno 2015:
1) Confermata la convenzione con l’università D’Annunzio per accogliere in tirocinio studenti di psicologia con i quali riorganizzare e monitorare le attività negli istituti di Chieti e Pescara. Complesivamente hanno lavorato con noi oltre 25 studenti.
2) Replicata la convenzione con il corso di laurea di sociologia e criminologia. Con noi hanno lavorato una trentina di studenti. E tanti altri continuano a chiedere di partecipare ai progetti di voci di dentro.
3) Prima assemblea convention di Voci di dentro a gennaio 2015 nell’auditorium di Palazzo de’ Mayo a Chieti aperta a tutta la cittadinanza per far conoscere alla cittadinanza il nostro lavoro. Iniziativa alla quale ha partecipato un detenuto di Pescara in articolo 21;
4) Avvio e il successivo consolidamento del progetto La città a Pescara dove in uno spazio di oltre 300 meri quadrati abbiamo avviato attività di sartoria, scrittura creativa, cinema, teatro, informatica…compreso un piccolo bar, insomma laboratori artigianali, redazione, spazio socialità, area studio e area dibattiti per rendere più simile a una città la struttura carcere. Progetto ai quali complessivamente si sono inseriti una settantina di detenuti. Certo non tutti hanno frequentato assiduamente, ma il cambiamento è stato ben evidente. Cambiamento che ha riguardato anche Voci di dentro e il nostro modo di essere. Non più associazione vecchia maniera a spot con piccoli progetti, o corsi, ma progetto complessivo dove ciascuno ha operato insieme agli altri modificando giorno dopo giorno la stessa realtà creando dinamiche, relazioni, rapporti inaspettati oltre che insperabili in una istituzione totale come quella del carcere.
5) A settembre partecipazione al concorso “megalò che vorrei” per farci conoscere e per trovare risorse adeguate per con raccolta fondi per creare un piccolo laboratorio serigrafico per la stampa di magliette, T-shirt e felpe. (concorso al quale siamo arrivati purtroppo terzi).
6) Partecipato a Codeweek 2015 con un progetto che vede coinvolta la Casa circondariale di Pescara. Il 10 ottobre nella casetta azzurra abbiamo utilizzato un gioco di Codeweek basato su regole matematiche e di programmazione e lo abbiamo insegnato ai figli di alcuni detenuti; successivamente il 17 i ragazzini hanno insegnato il gioco ai loro genitori e giocato con loro. L’intento: dare un’occasione in più di incontro tra figli e detenuti; dare ai bambini la possibilità di insegnare ai genitori le regole di un gioco, che poi sono le regole della vita stessa.
7) A novembre nel carcere di Chieti presentato il libro di Giancarlo Capozzoli “Lì dove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva”;
8) Nei giorni 4, 5 e 6 dicembre al Centro d'Abruzzo di San Giovanni Teatino abbiamo dato vita all’iniziativa “Pomeriggio con noi”, appuntamento con i volontari e amici per parlare di solidarietà, per presentare le attività dell’associazione dentro e fuori il carcere, per diffondere i principi della legalità e del rispetto degli altri e al quale hanno partecipato in permesso premio 5 detenuti del carcere di Pescara. Nelle tre giornate sono stati esposti in mostra e donati ad offerta libera ai clienti del Centro d’Abruzzo i lavori realizzati dai detenuti degli Istituti di Pescara e Chieti: collanine, braccialetti, disegni e quadri di Carlo Di Camillo, oggettistica natalizia della sartoria del laboratorio di Voci di dentro, fiori realizzati con collage di pietre; la rivista “Voci di dentro”.
9) Mandati in stampa, infine, due numeri di Voci di dentro e realizzato un numero on line “speciale natale”.
Anno 2016:
1)Nuove convenzioni per accogliere i tirocinii formativi delle università: oltre a quelle con la D’Annunzio (dipartimenti di psicologia e sociologia) si sono aggiunte convenzioni con università de L’Aquila e con altri dipartimenti sempre della D’Annunzio di Chieti e Pescara. Un lavoro che ha portato all’interno dell’associazione e nelle attività all’interno delle carceri oltre 70 studenti che hanno visto con i loro occhi e compreso senza filtri la realtà carceraria, primo passo nell’opera di far capire una realtà complessa e in realtà travisata.
2)Proseguimento del progetto La città a Pescara dove abbiamo avviato attività di sartoria, scrittura creativa, cinema, teatro, informatica…compreso un piccolo bar, per rendere più simile a una città la struttura carcere. Grande e importante il lavoro di tutti i soci e tirocinanti.
3)Proseguimento del laboratorio di Voci (pur tra mille difficoltà) all’interno del carcere di Chieti
4)A febbraio nell'ambito di un progetto dal titolo incontri con l'autore abbiamo presentato il libro di Giancarlo Capozzoli “Lì dove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva”, una serie di racconti sulle persone che ha incontrato in carcere a Rebibbia durante il suo laboratorio di teatro.
5)In aprile Voci di dentro ha avuto un momento di lancio nazionale grazie allo spettacolo televisivo Blob su Raitre: venti minuti di speciale andato in onda in due puntate con interviste all'interno de "La citta" nel carcere di Pescara.
6)In aprile convegno di voci di dentro "per il rinnovamento”, presso fattoria Maria Donata a Cugnoli.
7)Grazie al lavoro di Voci di dentro, l’Università “G. D’Annunzio” ha aperto le sue porte al carcere. Attori professionisti, detenuti e studenti hanno portato in scena, all’Auditorium del Rettorato dell’Università D’Annunzio, una commedia teatrale liberamente tratta dall’opera di Moliere, Il malato immaginario. Realizzata dal laboratorio di teatro della Casa circondariale di Pescara e da Voci di Dentro Onlus, la rappresentazione è stata interamente realizzata in maniera autonoma da un gruppo di detenuti che hanno scritto la regia, fatto le selezioni e poi dopo mesi i di prove hanno messo in scena il loro lavoro.
8)A giugno mercatino di Voci di dentro a Pescara in piazza Salotto con le altre associazioni di Volontariato di Pescara,
9)In occasione della Settimana mozartiana, a fine luglio Voci di dentro ha allestito la "personale" di Carlo Di Camillo (in arte Cadica) a Palazzo Lepri (via Vernia).
10)A ottobre abbiamo portato in scena a Atri "il malato immaginario", stesso spettacolo (ma con alcuni nuovi attori) che era stato portato al rettorato dell'università D'Annunzio.
11)Tra novembre e dicembre grazie a un accordo con il Comune di Manoppello abbiamo portato all'interno del carcere di Pescara una bella occasione di lavoro: la realizzazione degli addobbi natalizi. Abbiamo realizzato un centinaio di oggetti che sono stati appesi per le vie del paese. Un lavoro che ha portato un piccolo compenso per un gruppo di quattro detenuti, ma che ha dato autostima, voglia di fare, responsabilizzazione.
12)Il lavoro del laboratorio di scrittura ha messo le basi a un reale cambiamento e ha dato il via a un rapporto con la scuola GB Vico di Cheti con la decisione di realizzare assieme un numero speciale di Voci di dentro fatto in sinergia carcerati-studenti del liceo.
13)Grazie all'associazione Abilbyte, a fine novembre, al teatro della casa circondariale di Pescara abbiamo portato in scena lo spettacolo teatrale "Flusso di coscienza", basato sulla vita, ma soprattutto su quello che generalmente non vediamo e non sappiamo di un disabile: delle sue sensazioni, delle sue passioni e dei suoi desideri...
14)A dicembre, l'associazione ha partecipato al Giubileo dei carcerati: due volontarie hanno accompagnato una delegazione di detenuti del carcere di Pescara davanti a Papa Francesco.