𝑴𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒇𝒐𝒕𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒐
𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟯 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳,𝟬𝟬
Ex Tempietto Tricalle
Tricalle Sistema Cultura, Chieti
𝐕𝐨𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨, Associazione attiva da anni sui temi del carcere e operante in progetti sociali con detenuti, ex detenuti e persone libere, ha scelto il mezzo fotografico e il dibattito in un incontro pubblico (nell’ambito del Progetto News No Fake ) per far conoscere il carcere nella sua “essenza”: un mondo a parte, ai margini, che la società non conosce se non in casi che arrivano alla ribalta della cronaca, com’è accaduto di recente per Santa Maria Capua Vetere.
La mostra fotografica (le foto esposte fanno parte del Progetto Come polvere sotto il tappeto promosso dalla Camera Penale di Pisa e sono state pubblicate negli ultimi numeri di Voci di dentro) mette in luce la cronica condizione delle strutture e la vita nelle carceri, una vita dove l’annullamento della persona in spazi ristretti, quasi sempre malsani insieme con l’avvilimento che il sistema detentivo di per sé genera, sono in netto contrasto con il principio di umanità della pena sancito nella nostra Costituzione (art 27).
Ma cos’è veramente il carcere: ovvero questo mondo “fuori dal mondo”? E perché quel cammino storico di civiltà che ci ha portati ad abolire la pena di morte sembra essersi arrestato, continuando ad ammettersi con il carcere che al male commesso dall’uomo altri uomini rispondano – su basi sancite dall’ordinamento – infliggendo altro male?
È dunque necessario andare al cuore del problema. Interrogarsi sulla natura, sulle radici, sul significato e le conseguenze del punire in un modo piuttosto che un altro, con la mera afflizione fisica piuttosto che con l’elevazione morale dei detenuti. Perché questa, purtroppo, è l’esecuzione della pena detentiva oggi: il carcere è sofferenza in un luogo “patibolare”.
Parlare dell’essenza del carcere è la strada per poterne immaginare le riforme, necessarie e urgenti, e per affrontarne – com’è giusto – i numerosi problemi, problemi che alla società, che il carcere non vuole vedere, finiscono col tornare: primo fra tutti, il conto sociale ed economico della recidiva, che in un’altissima percentuale (75%) si verifica dopo l’esperienza della detenzione.
𝗩𝗼𝗰𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 offre un’occasione di riflessione per la collettività, per una narrazione che deve cominciare dal dialogo stesso sul carcere, e su come esso sia svolto sui media, nelle istituzioni, in ogni ambito culturale che investa la riflessione intorno alla giustizia, all’uomo, la dignità, i suoi diritti.
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