(Agi) Dichiarazione di Irene Testa, Segretaria dell’Associazione Il Detenuto Ignoto: “Magistrati di Sorveglianza non danno seguito a istanze di incompatibilità, sono centinaia i detenuti che ne avrebbero diritto.
Sono circa il 73% i detenuti malati ristretti in molte carceri italiane. Le patologie più comuni sono i disturbi psichici (26,1%), il 25% tossicodipendenze, seguiti dalle malattie dell’apparato digerente (19,3%) e da malattie infettive e parassitarie (12,5%).
Sono circa 500 i disabili che in condizioni penose, peggio che da terzo mondo, affrontano la sopravvivenza in carcere. Il signor Rizzoli, come anche tutti gli altri detenuti ignoti, hanno diritto alle cure, e i magistrati di sorveglianza non dovrebbero ignorare le centinaia di istanze di incompatibilità col carcere che rimangono inapplicate”.
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