lunedì 25 marzo 2013

In ricordo di Monsignor Nervo

Si è spento a Padova quattro giorni fa monsignor Giovanni Nervo, primo presidente di Caritas Italiana, della quale ha curato la nascita e l'organizzazione, a livello nazionale e diocesano, fino al 1986. Aveva 96 anni. Monsignor Giovanni Nervo è stato protagonista delle stagioni migliori del nostro Paese, dalla resistenza a tutto il dopoguerra con l’istituzione e il consolidarsi della Caritas Italiana e, solo per fare un esempio, il contributo di solidarietà dato dopo il terremoto in Friuli del 1976.
Presidente onorario della Fondazione Emanuela Zancan di Padova, nato nel 1918, ha coltivato fino alla fine una straordinaria lucidità dell’osservazione delle dinamiche sociali e dell’evoluzione del volontariato raccolta anche nei numerosi recenti volumi di cui è autore.
«Mons. Giovanni Nervo – ricorda il vescovo Antonio Mattiazzo, che proprio nei giorni scorsi lo aveva incontrato all’Opera della Provvidenza – è stato una figura emblematica della Chiesa padovana e italiana, a cui ha dedicato la sua vita di prete e di uomo; si è impegnato strenuamente per l’affermazione di una pedagogia della carità così come doveva essere la Caritas nel pensiero di Paolo VI e non ha mai mancato di denunciare ingiustizie o incoerenze. Ma il suo impegno è stato anche avvalorato da un alto senso di responsabilità civile, governata dai valori del cattolicesimo sociale, di cui è stato uno dei protagonisti. Il suo operato è stato più volte riconosciuto anche dalla società civile e gli è valso il riconoscimento della laurea honoris causa dell’Università di Udine nel 1996 e nel 2003 dell’Università di Padova».
Don Giovanni, nei suoi 94 anni di vita, è stato uno strenuo difensore e sostenitore del vangelo dei poveri: "La prima carità è il Vangelo – dichiarò in un’intervista all’Osservatore Romano in occasione dei suoi 90 anni, il 13 dicembre 2008 – perché la povertà maggiore è la mancanza di fede, e che per molti, che forse crederanno di non essersi mai incontrati con Gesù Cristo, la carità sarà l’ottavo sacramento che li salva".

Alcune sue dichiarazioni sul significato di essere volontari: “…essere volontari significa stimolare le istituzioni a rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini, sia con una formulazione delle leggi nazionali e regionali, sia con l'attuazione dei servizi, sia con il buon funzionamento delle istituzioni e dei servizi…. Significa saper rispondere prontamente a bisogni emergenti che non sono ancora presenti nella coscienza pubblica, nella normativa, nella destinazione delle risorse…Significa mettersi al servizio con amore e dedizione di una persona così vuol dire affermare i valori dell'uomo…

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