Carla Chappini Vice Presidente ODG Emilia-Romagna e direttore di Sosta Forzata
Teresa Marzocchi Assessore alle Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna
Francesco Maisto Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna
Paola Cigarini Referente Conferenza Regionale Volontariato Giustizia
Emilia-Romagna
Pietro Buffa Provveditore alle carceri dell’Emilia‑Romagna
Ornella Favero Direttore di Ristretti Orizzonti
Teresa Valiani Giornalista direttore de “Io e Caino” giornale del carcere di Ascoli Piceno
Adriana Lorenzi Esperta in scritture autobiografiche e direttore editoriale di “Alterego”
Gerardo Bombonato Presidente ODG Emilia-Romagna
Mario Consani Giornalista di cronaca giudiziaria del quotidiano “Il Giorno”
Andrea Volterrani Docente Università Tor Vergata, esperto di Comunicazione sociale
Susanna Ripamonti Direttore di “Carte Bollate”
qui il file audio,
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*Gli
interventi del pomeriggio:
Le redazioni
e le associazioni si presentano.
In chiusura:
Desi Bruno Garante dei Diritti delle persone private della libertà della Regione
Emilia-Romagna
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Il comunicato finale: qui il file audio,
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La Federazione nazionale dell’Informazione dal/sul carcere, riunita venerdì 26 ottobre 2012 a Bologna, sottolinea la particolare gravità delle condizioni nelle quali si sconta la pena oggi, che richiedono un ulteriore sforzo di trasparenza e di onestà nell’informare, e chiede:
- al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di dare spazio e autonomia alle attività di redazione interne alle carceri, favorendo il confronto con la società libera allo scopo di promuovere un pensiero più maturo e consapevole sul tema della pena. Senza un percorso comune al dentro e al fuori sarà davvero difficile smuovere e far progredire una cultura da troppi anni ferma al “carcere per tutti”;
- all’Ordine Nazionale dei Giornalisti di approvare con solerzia la “Carta del carcere e della pena” già presentata a Milano lo scorso settembre 2011 e di farne materia di formazione deontologica per i colleghi e materia di esame per gli aspiranti professionisti. Il percorso penale già complesso e molto doloroso non solo per chi ha subito il reato, ma anche per le persone denunciate o condannate e soprattutto per le loro famiglie, richiede attenzione, sobrietà e precisione sui termini per evitare inutili allarmismi e ulteriori fatiche al momento del ritorno alla vita libera;
- ai giornalisti impegnati nelle redazioni nazionali e locali di tener conto del nostro lavoro e dell’opportunità di considerarci fonti credibili in materia di esecuzione penale.
Federazione nazionale dell’Informazione dal/sul carcere