E’ stata una giornata intensa e ricca di emozioni quella
celebrata ieri - domenica 16 gennaio -
in ricordo di Valentino Di Bartolomeo, Comandante della Polizia
Penitenziaria morto per causa del Covid lo scorso anno. Organizzata
dall’Associazione Voci di dentro sono stare esposte in mostra all’ex tempietto
del Tricalle , ora Centro di Produzione Tricalle Sistema Cultura, decine di
oggetti raccolti negli anni da Di Bartolomeo e realizzati dai detenuti, vere e
proprie testimonianze del Fai da te carcerario: scatole di sigarette o
saponette trasformate in portacenere, pezzi di latta bucherellata usati come
grattugia, vecchi walkman usati come motore per le macchinette per tatuaggi.
Poliziotti, la regista Paola Capone, il presidente dell’Anppe Antonio Mariano,
il direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli, la moglie e
i figli dello stesso Valentino e decine
di persone, tra loro tanti studenti, hanno partecipato all’evento assieme ai
volontari di Voci di dentro.
Francesco Lo Piccolo, Presidente di Voci di dentro, in
apertura della mostra ha ricordato la figura del Comandante: “E stato un grande
amico di Voci di dentro, mi ha aiutato e ci ha aiutato a comprendere la realtà
del carcere. Scriveva spesso nella rivista e credeva in quello che facevamo,
ben convinto che la funzione della polizia penitenziaria fosse, tra le altre,
quella di garantire lo svolgimento delle attività come quelle messe in atto da
Voci di dentro. Attività che portano conoscenza e cultura”.
Nel corso della giornata l’associazione ha anche presentato
i progetti in corso a cominciare da “#piazzabbracci” finanziato dalla Regione
Abruzzo: in continuità con altre iniziative passate, con piazzabbracci Voci di
dentro parte dal “cuore” dei problemi attuali, legati alla pandemia - disagio,
disoccupazione, svantaggio sociale, povertà e solitudine -, per arrivare alla
“mente” delle persone, con interventi di supporto, ascolto e psico-aiuto. Ha
aggiunto Lo Piccolo: “Il carcere è un luogo di sofferenza e sempre più al suo
interno vi finiscono persone ai margini come tossicodipendenti, poveri,
disabili, privi di risorse. Da qui il lavoro dell’associazione dentro e fuori.
Dentro con i nostri laboratori di scrittura e altro, fuori con sportelli
itineranti di psico-aiuto”. Ma anche il teatro, oltre alla rivista bimestrale
scritta da detenuti ed esperti del sistema penale, è al centro di Voci di
dentro. Ancora Lo Piccolo: “Grazie a un
bando della Tavola Valdese, l’associazione sta avviando “semi d’autunno”
una rappresentazione teatrale rielaborata da Carla Viola, insegnante, che vedrà
sul palco detenuti del carcere di
Pescara, ex detenuti e studenti”. Anche questo in ricordo di Valentino Di
Bartolomeo promotore della compagnia di teatro del carcere di Chieti, diretta
da Paola Capone, formata da agenti di polizia penitenziaria e detenuti.
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