venerdì 30 novembre 2018

La riforma Bonafede, incontro a Teramo

Organizzata da Elsa Teramo, il 28 Novembre  nella Sala Delle Lauree dell’Università degli Studi di Teramo, si è tenuta la Conferenza di apertura “Local Moot Court Competition” 2018, dal titolo “Diritto Penitenziario: Profili della Riforma e dinamiche interne della realtà circondariale“. 
Ospiti dell’evento:

  • Dott.ssa Federica Centorame, Dott.ssa di Ricerca in Diritto Processuale Penale e collaboratrice della cattedra di Diritto Penitenziario dell’Università degli Studi di Teramo;
  • Dott. Stefano Liberatore, Direttore della Casa Circondariale di Teramo;
  • Dott. Francesco Lo Piccolo, Giornalista e Presidente dell’Associazione Onlus “Voci di dentro“.

Gli interventi hanno analizzato l’excursus delle riforme e le ultime modifiche in materia di Diritto Penitenziario, ma anche la realtà delle Case Circondariale del nostro territorio, grazie alla testimonianza delle figure professionali che operano quotidianamente all’interno di esse. 
Un passaggio dell'intervento del presidente di Voci di dentro: "...Nella "riforma" Bonafede c’è ancora l’idea carcerocentrica, l'idea della punizione/vendetta e lo dimostra il fatto che non c’è più la parte relativa alle misure alternative, quella appunto che permetterebbe di abbassare la recidiva al 20 per cento (vedi Bollate ad esempio) e che è l’unica che dà vera sicurezza e ristabilisce un contatto e una riappacificazione e che cammina verso la vera riparazione del danno. E così pure non c’è l’altro principio importante relativo all'abolizione degli automatismi che precludono l’accesso alle pene alternative. In sostanza questa pseudo-riforma nasconde la convinzione che le misure alternative (previste già con la riforma del '75) siano una attenuazione della pena. Insomma siamo alle solite, al carcere come toccasana universale, come emblema. Senza sapere che tra numeri oscuri e altro in italia i reati scoperti sono appena il 5 per cento di quelli commessi. E allora viene da dire che ci vuole una bella facciatosta a parlare di certezza della pena "facendola pagare" ai soliti ultimi, tossicodipendenti, malati, poveri, stranieri…"
Tutti gli interventi nel video


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