(da abruzzo24ore.tv)
“Un accordo stipulato tra Comune di Pescara e Casa Circondariale del
capoluogo adriatico, per avviare una collaborazione tesa a costruire un
futuro per quei cittadini che, per un errore commesso, si trovano a
dover scontare un periodo di detenzione all’interno della struttura,
periodo che però vuole essere prodromico al ritorno a una normale vita
di società, dunque un periodo anche, per certi aspetti, se vogliamo,
‘formativo’, finalizzato comunque a non spezzare i legami e i rapporti
tra chi vive all’interno delle mura di una struttura penitenziaria e il
mondo esterno. E’ quello sottoscritto quest’oggi, avvalendoci, a nostra
volta, dell’opportunità concessa dall’accordo stipulato con l’Anci lo
scorso giugno, e che ci consentirà di avvalerci dell’impegno lavorativo
di detenuti, che hanno la possibilità di beneficiare di licenze,
permessi o semilibertà e che verranno impiegati in servizi di pulizia,
manutenzione e restauro di siti e beni di interesse pubblico”.
Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della
conferenza stampa odierna indetta dal Direttore del Carcere di Pescara
Franco Pettinelli, per illustrare tutti i progetti attuati nel corso
dell’anno per il reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti. Prima
della conferenza stampa la visita al laboratorio-calzaturificio dove
operano circa 15 detenuti e dove si realizzano calzature
antinfortunistica per tutte le carceri italiane e i mocassini destinati
ai detenuti in condizioni di necessità. Presenti, tra gli altri, il
vicesindaco Berardino Fiorilli, l’assessore al Personale Marcello
Antonelli, ma anche l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro
Antonio Martorella, l’assessore del Comune di Montesilvano Feliciano
D’Ignazio, il Direttore della Caritas Don Marco Pagniello, il Garante
dei detenuti Fabio Nieddu, e il Magistrato di Sorveglianza Francesca Del
Villano.
“Mi preme sottolineare – ha detto il sindaco Albore Mascia - quella
che dev’essere oggi la funzione formativa dei nostri Istituti
penitenziari, visti non solo come le quattro mura all’interno delle
quali espiare una pena o una condanna per un reato commesso, quanto
piuttosto quale il luogo in cui un cittadino, che nella propria vita ha
compiuto un passo falso, deve avere l’opportunità di ritrovare se stesso
e la propria dimensione di uomo, al fine di comprendere sino in fondo
l’entità dell’errore commesso, ma per poi ricominciare a guardare
avanti, nutrendo e coltivando la speranza che non tutto è perduto per
quell’errore o per quel periodo di detenzione, ma piuttosto comprendendo
che dall’esperienza comunque dura del carcere si può uscire
completamente rinnovati nello spirito.
Per far ciò è però necessario individuare quegli strumenti utili a
mantenere vivo il legame tra il mondo esterno e quello inevitabilmente
ristretto e limitato di un istituto penitenziario, è importante
consentire, a chi è costretto nella condizione del ‘recluso’, di non
spezzare il contatto, non estraniarlo dal contesto del vivere sociale,
con i suoi problemi, mantenendo ovviamente sempre un regime di
‘protezione’. Tutti sappiamo quanto sia difficile garantire tale
disciplina dei rapporti in un momento come quello attuale, con il
sovraffollamento delle carceri che limitano gli spazi e i tempi, ma
proprio per questo è ancora più importante saper cercare quelle
collaborazioni istituzionali esterne per darsi reciprocamente una mano
nel garantire una detenzione più a misura di uomo.
Lo scorso giugno il Ministro della Giustizia e il Presidente
dell’Anci hanno siglato un Protocollo d’intesa impegnandosi a una
collaborazione reciproca per la promozione di un Programma per lo
svolgimento di attività lavorative extramurarie da parte di soggetti in
stato di detenzione in favore delle comunità locali. La Casa
Circondariale di Pescara lo scorso novembre ci ha avanzato una proposta
formale che il Comune di Pescara ha subito recepito e accolto per
partecipare al processo di reinserimento sociale dei detenuti, anche al
fine di garantire a tali cittadini l’acquisizione di competenze e
conoscenze professionali utilmente spendibili nella fase post-detentiva,
e oggi siamo alla firma di una specifica convenzione.
Nell’ambito dell’accordo – ha specificato il sindaco Albore Mascia -,
l’amministrazione comunale ha inteso promuovere sul territorio di
Pescara l’esecuzione di lavori socialmente utili o di pubblica utilità
che affideremo a un gruppo di cittadini individuati dalla Casa
Circondariale tra la popolazione attualmente reclusa, per i quali
sussistano le condizioni per l’ammissione al lavoro all’esterno, alla
semilibertà, all’affidamento in prova al servizio sociale, ai permessi o
alle licenze. Sarà ancora la Casa Circondariale a redigere un Piano di
trattamento relativo a ciascun detenuto sulla base del programma di
lavoro predisposto dal Comune di Pescara, programma che verrà inviato al
Magistrato di Sorveglianza per l’approvazione.
Nel programma di lavoro verranno indicati gli orari di attività, il
luogo di svolgimento della prestazione, e sempre il Comune garantirà
anche la copertura assicurativa dell’Inail dei soggetti impiegati e
l’erogazione per ciascuno di un rimborso spese forfettario di 120 euro
mensili. La convenzione avrà la durata di 3 anni e sarà rinnovabile
tacitamente. I vantaggi di tale operazione sono chiari e molteplici: il
vantaggio per i singoli soggetti coinvolti nel programma è quello, come
dicevamo, di mantenere il proprio status di ‘cittadino’ impegnato, un
cittadino che contribuisce alla cura e alla manutenzione del patrimonio
collettivo, conservando la propria dignità di lavoratore e di persona.
Al tempo stesso c’è un vantaggio anche per l’amministrazione comunale
che potrà avvalersi di nuova forza lavoro per quegli interventi di
pulizia o di manutenzione che spesso non riusciamo a fronteggiare come
vorremmo proprio per la carenza di personale che, a fronte di nuovi
pensionamenti, non possiamo reintegrare a causa dei blocchi imposti dal
Governo relativamente a nuove assunzioni. Dunque per noi l’aiuto e il
sostegno professionale di tali lavoratori sarà di assoluta rilevanza e
importanza”. Subito dopo il sindaco Albore Mascia e il Direttore
Pettinelli hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa.
Nessun commento:
Posta un commento