domenica 12 dicembre 2010

Detenuto di Chieti assunto in fabbrica

Dal 4 ottobre un detenuto del carcere di Chieti ha preso servizio presso l’azienda Walter Tosto: magazziniere a part-time con contratto di formazione e tirocinio e ottime possibilità di proroga. Succede quando si uniscono forze e sensibilità, che spesso restano fuori dai riflettori, perché si fa spazio solo alla valenza negativa del colpevole, dimenticandosi che chi sbaglia lo ha fatto una volta, ma la possibilità di redenzione non può essergli preclusa.

In questo ci credono fermamente i volontari dell’Associazione Onlus “Voci di dentro”, che hanno accompagnato il detenuto in un percorso cominciato nella Casa Circondariale di Chieti e proseguito negli uffici della redazione del giornale omonimo, dove lo stesso ha prestato servizio per quindici mesi con una borsa lavoro del Comune di Chieti, assieme ad altri due compagni uno in articolo con 21 con una borsa pagata dall’Università D’Annunzio e un altro in affidamento della Uepe.
«E oggi questo percorso si conclude nel migliore dei modi con l’assunzione in una delle aziende più importanti del nostro territorio - ha spiegato l’assessore Politiche Sociali ed Assistenziali, Emilia De Matteo in conferenza stampa al Comune - spesso c’è un timore reverenziale da parte delle aziende a fare azioni di questo tipo, io definisco quello della Walter Tosto un atto di coraggio». «Il lavoro trattamentale svolto dagli educatori e l’impegno del volontariato - ha proseguito il presidente di Voci di dentro Francesco Lo Piccolo, giornalista del Messaggero - devono proseguire con una tappa fondamentale: l’inserimento nel mondo del lavoro. La Walter Tosto ha risposto positivamente. Ma ora ci aspettiamo che anche altre industrie partecipino a questa iniziativa, tenendo in considerazione anche la possibilità dei tanti sgravi fiscali per svantaggiati e detenuti ed ex detenuti cone ad esempio la legge Smuraglia. La sicurezza non nasce da cancelli e barriere ma da progetti di recupero».
L’amministratore delegato della Walter Tosto, il dottor Luca Tosto ha così commentato: «Ho visto lo sforzo e la passione dell’associazione Voci di dentro e dopo aver letto i testi sulla rvista scritta dai detenuti, testi dal contenuto disarmante, c’è stata da subito la volontà dell’azienda di essere vicina al progetto».
Piena soddisfazione anche da parte dell’Istituto penitenziario di Chieti, rappresentato dal direttore Giuseppina Ruggero e dal commissario Valentino Di Bartolomeo. «Questo è un riconoscimento del lavoro quotidiano che facciamo e denota grande sensibilità verso persone con problemi - ha detto la dottoressa Ruggero - in questo caso siamo di fronte a un detenuto che proveniva dal Carcere San Vittore di Milano. Era un numero, ora è un lavoratore. Oggi si è attuato il principio costituzionale del reinserimento di chi ha sbagliato, principio che senza la sensibilità e la disponibilità delle imprese e delle associazioni è destinato a rimanere lettera morta».
«Si è instaurata una rete - ha concluso il commissario penitenziario Valentino Di Bartolomeo - un nostro detenuto che lavora all’interno della Walter Tosto è come entrare un po’ in quell’ambiente». (Stefania Ortolano)

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