Galileo Galilei, informazione e giustizia, carcere. Di questo si é parlato in via Porta Pescara 3, nella sede-redazione dell’associazione di volontariato Voci di Dentro, Onlus fondata un anno fa per il reinserimento dei detenuti ed editrice di un giornale giunto all’undicesimo numero, stampato in un migliaio di copie (dal prossimo numero saranno duemila), diffuso all’interno dell’Istituzione penitenziaria e fuori: a Chieti, Pescara, in tutta la regione e scritto interamente dai detenuti.
All’incontro - tra gli altri erano presenti la direttrice della Casa circondariale di Chieti Giuseppina Ruggero, il comandante Valentino Di Bartolomeo, l’educatore Pasquale Menna - l’Associazione Voci di Dentro ha illustrato le prossime iniziative in programma: giovedì 3 dicembre alla Sala Cianfarani, alle ore 21, Voci di Dentro e l’associazione culturale la Pecora nera, con la partecipazione del Museo Archeologico nazionale la Civitella, presentano “2009, l’anno di Galileo”con testo di Bertold Brecht, rappresentazione teatrale (la “prima” con gran successo è dello scorso 18 novembre al Fenaroli) che ripercorre le tappe della condanna e dell’abiura del padre della scienza moderna. In scena gli attori Domenico Turchi, Gabriele Tinari, Rolando D’Alonzo, Nicola Di Vincenzo, Pina Allegrini; musiche di Luca di Bucchianico. Coro del teatro Fenaroli di Lanciano. Ingresso libero.
martedì 15 dicembre, alle ore 15, presso la Casa circondariale di Chieti, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Stefano Pallotta e il giornalista Francesco Lo Piccolo (presidente dell’Associazione Voci di Dentro) incontrano i detenuti e discutono su “giustizia e informazione”.
24 dicembre, Vigilia di Natale, alle ore 15.30, spettacolo all’interno della Casa circondariale con N’duccio .
Nel corso della conferenza stampa è stato anche illustrato il nuovo numero del giornale: la rivista è arrivata a 28 pagine, interamente a colori, ed è stata stampata con il sostegno della Fondazione Carichieti. Al suo interno il ricordo dei militari caduti in Iraq, il racconto di un militare in missione in Somalia e poi finito in carcere, riflessioni sugli stranieri e sui clandestini, uno “speciale terremoto” e le lettere. “Uno spaccato dal pianeta carcere – spiega il presidente della Onlus Voci di Dentro - dove prima di tutto appaiono gli uomini”. Nel corso dell’incontro è stato reso noto che tutto il lavoro di battitura sul Pc è stato fatto da un detenuto “in articolo 21” che grazie a una borsa lavoro del Comune presta la sua opera presso l’associazione rientrando in carcere solo per dormire. Borsa lavoro di 6 mesi e che è stata prorogata di altri sei mesi.
La direttrice della Casa circondariale dottoressa Giuseppina Ruggero e il comandante Valentino Di Bartolomeo hanno poi sottolineato la sinergia dell’Istituzione con le attività dell’Associazione Voci di Dentro (cineforum, corsi di italiano, etc) per un recupero del detenuto e il reinserimento nella società una volta espiata la pena. Un reinserimento anche nel mondo del lavoro, come ha precisato il comandante Di Bartolomeo. Infine accennato al progetto della cooperativa sociale informatica per la digitalizzazione dei documenti cartacei, progetto in cantiere promosso sempre da Voci di Dentro.
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