(foto Alessandra Iezzi)
In centinaia hanno
partecipato alla cena di solidarietà organizzata da Voci di dentro e dalla Conferenza
regionale volontariato giustizia. L’evento, che ha visto la partecipazione
di Amnesty International, si è svolto giovedì 11 dicembre al Parco dei Principi
a San Silvestro (Pescara).
“Tante gocce fanno un mare” il tema della serata nata per presentare e
condividere le iniziative della Onlus Voci di dentro che dal 2008 lavora dentro
e fuori le carceri per aprire le porte, creare cultura e lavoro, in nome della
vera sicurezza.
Al Parco dei Principi, sponsor dell’evento
assieme alla cooperativa sociale Alfachi, si sono dati appuntamento politici
locali, avvocati, giornalisti,imprenditori, operatori del mondo
dell’associazionismo e del carcere. Da Pescara c’era il direttore della casa circondariale Franco Pettinelli, da Chieti il commissario Valentino Di
Bartolomeo, presente anche Fiammetta Trisi, responsabile Ufficio Detenuti
Provveditorato Regionale dell'amministrazione Penitenziaria Abruzzo. Tra i
tanti, anche il direttore de Il Centro Mauro Tedeschini, il direttore di
D’Abruzzo Gaetano Basti, le presidi del Pomilio, professoressa Giusti, e del
Liceo ‘Vico’, Giuseppina Politi.
A tutti è stato distribuito
l’ultimo numero di Voci di dentro, la rivista
scritta dai detenuti e dai volontari della Onlus con doppia copertina (“visioni” e “contro visioni”).
Sul tavolo gli invitati hanno
anche trovato un messaggio da parte dei redattori detenuti di Voci di dentro
con un disegno di Attilio (tutti formatisi in questi anni nei laboratori
dell’Associazione) nel quale condividevano le difficoltà quotidiane nel rapportarsi
con il mondo detentivo e la speranza di costruire un futuro migliore, partendo
proprio da eventi come quello di giovedì, dalle famose gocce che fanno un mare.
La serata è proseguita con un
intenso reading a cura di Marco Valeri che ha interpretato un estratto da ‘Il libro del buio’ di Tahar Ben
Jelloun: una delle pagine più tragiche
della storia del Marocco, nel 1971,
con la disperazione dei soldati rinchiusi in un carcere scavato nel
sottosuolo, sepolti vivi per 18 anni. La lettura è stata accompagnata dalle
musiche di Pietro Pancella (contrabbasso) e Simone Grifone (pianoforte).
Note positive in chiusura con
il racconto di alcune storie a lieto fine da parte dei volontari come Made in
carcere: marchio di prodotti ‘utili&futili” nato nel 2007 a Lecce dall’idea
di venti detenute e la storia di Tony, che oggi ha una famiglia, un lavoro, è
felice.
Durante la cena sono state
esposte anche le opere, tele e pitture, di Cadica, Carlo Di Camillo.
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