lunedì 23 giugno 2014

Un punto di ascolto legale a Voci di dentro



Dal 4 luglio resterà aperto ogni venerdì, dalle 11 alle 13, nella sede dell’associazione a Chieti, in via De Horatiis 6


A Chieti sono circa cento i detenuti ristretti nella casa circondariale di Madonna del Freddo e in città le presenze straniere crescono sempre più:  spesso queste persone, soggetti deboli, non hanno punti di appoggio e sono soggette a maggiori difficoltà nel momento in cui si trovano a dover sbrigare una pratica, richiedere delle informazioni di carattere tecnico o, più sinteticamente, ripartire nella società. L’associazione Onlus Voci di dentro, da sempre attenta all’inserimento sociale degli svantaggiati, ha istituito un Punto di ascolto legale dedicato a questo tipo di utenza.

Ne fanno parte gli avvocati soci di Voci di dentro: Alessandra Baldassarre, Matilde Giammarco, Mauro Morelli, Alessandra Paolini ed Enrico Raimondi.

Il Punto di ascolto legale assisterà gratuitamente ex detenuti e cittadini stranieri e intende essere un servizio di consulenza e aiuto in merito alle problematiche relative agli ex detenuti e agli immigrati (accesso al lavoro, discriminazioni, contratti, ricongiungimenti familiari, ecc.).

A partire dal 4 luglio il Punto di ascolto resterà aperto ogni venerdì mattina, dalle ore 11 alle 13, presso la sede di Voci di dentro in via Concezio De Horatiis n. 6 a Chieti.

mercoledì 11 giugno 2014

Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia


Assemblea Nazionale Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia. Roma , 6 giugno 2014


L'articolo di FABIO FERRANTE
e tutti gli interventi audio (grazie a radio radicale). 

Si è svolta il 6 giugno a Roma la VII Assemblea della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia. L'incontro si è tenuto presso la Sala Teatro del Carcere di Rebibbia ed ha visto numerose autorità nel campo del volontariato, dell'amministrazione e del sistema penitenziario relazionare sul tema "Oltre la sentenza Torreggiani". 
La discussione ha ruotato intorno alla sentenza che la CEDU – Corte Europea dei Diritti Umani – ha notificato allo Stato italiano nel gennaio 2013 denunciando la violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo per le condizioni inumane in cui vivono i detenuti nelle carceri italiane, ma soprattutto è stata fautrice di uno scambio di  opinioni e punti di vista sulla proroga concessa all’Italia il 3 giugno scorso, rinvio di un anno che è stato accordato in virtù di alcuni miglioramenti che il sistema penitenziario è riuscito a mettere in atto.