Pubblichiamo una lettera che alcuni detenuti del reparto Alta Sicurezza della casa circondariale di Viterbo hanno inviato al ministro della Giustizia in data 16 luglio e successivamente all'agenzia ANSA e poi a Radio Radicale. Nella lettera vengono fatti presenti i problemi che i detenuti vivono giornalmente e che sembrano non essere di interesse. A distanza di molti mesi infatti ai detenuti non è arrivata nessuna risposta da parte dello stresso ministro.
Egr. Sig. Ministro della Giustizia Dott. Carlo Nordio
Le scriviamo questa lettera aperta perché vediamo che riuscite solo a fare “chiacchiere a vuoto”, oppure “molto fumo e poco arrosto” per quanto riguarda la giustizia!
Voi parlate di “riforme” (?) che riguardano soprattutto problemi generici, mentre non fate minimamente riferimento o apportate modifiche ai problemi reali, giornalieri che vivono, negli istituti penitenziari, i detenuti. Alcuni esempi, che crediamo, siano già a Lei noti:
1. Negli istituti penitenziari presenti su tutto il territorio nazionale sono disponibili circa 51.500 posti, di cui sono inagibili, dati resi pubblici da statistiche ministeriali e riprese da associazioni che si interessano del problema delle carceri (associazione Antigone, associazione Nessuno tocchi Caino ed altre) 4.000, per cui la disponibilità effettiva è di circa 47.500 posti. La popolazione detenuta, ad oggi, è di circa 56.500, quindi circa 10.000 detenuti in più, pari al 119%.