domenica 12 maggio 2013

"Questi fantasmi": Chieti, dal carcere al palcoscenico

Il 15 maggio al Massimo di Pescara l'originale rappresentazione teatrale promossa da Fondazione Santa Caterina, Istituto Domus Mariae, Casa circondariale di Chieti e Provincia di Pescara, in una serata tra divertimento ed educazione alla legalità.

La straordinaria commedia di De Filippo "Questi fantasmi" recitata da attori d'eccezione: i detenuti del carcere di Chieti, alcuni agenti di polizia penitenziaria dell'istituto di pena e gli alunni della IV e V elementare dell'Istituto Domus Mariae di Pescara, che hanno partecipato ad un laboratorio teatrale andato avanti due anni. L'appuntamento è per mercoledì 15 maggio 2013 alle ore 20.30 al teatro Massimo di Pescara, in una serata che vede tra i promotori anche la Provincia di Pescara e tra i partner il Banco Alimentare dell'Abruzzo. I biglietti, del costo di 5,00 euro, sono disponibili presso la scuola Domus Mariae (in via Manzoni n. 29 a Pescara), e potranno essere acquistati la sera dello spettacolo al Massimo.


L'iniziativa, che porta la firma della regista Paola Capone, da anni impegnata a fianco ai detenuti, rappresenta l'ennesima, fortunata collaborazione tra la scuola Domus Mariae di Pescara e il carcere di Chieti, che ha portato ad uno scambio di esperienze culminato in un percorso di educazione alla legalità, per condurre i giovani al rispetto dei valori fondamentali che regolano una società civile ed alla conoscenza di un fenomeno complesso come quello della devianza e del recupero sociale.
Si tratta - per i promotori - di un'esperienza assolutamente innovativa nel campo dell'educazione: il confronto con la ri-educazione. I bambini vengono introdotti, con il gioco e la partecipazione all'ideazione, al confronto con una realtà difficile ma socialmente significativa come quella del carcere, e alla scoperta dell'esperienza della rieducazione. Al contempo i detenuti, nell'approccio con la semplicità e la curiosità dei giovanissimi colleghi attori, riscoprono i valori fondamentali del vivere sociale e approfondiscono il loro percorso di rieducazione nel paragone con la parte più sana della società libera, quella delle generazioni future.
"Una iniziativa originale, con un alto contenuto educativo, che consente non solo ai bambini ma anche agli spettatori di conoscere una realtà delicata e complessa come il carcere" - ha commentato il presidente della Provincia Guerino Testa. "Rappresentare all'esterno - ha fatto notare la direttrice della casa circondariale, Giuseppina Ruggero, è uno dei modi per eliminare quei pregiudizi che ci sono nella società nei confronti dei detenuti e per favorirne il reinserimento. Per loro, per i detenuti - ha aggiunto - è emozionante poter avvicinare persone libere e vuol dire ricevere fiducia da loro. Spero che la cittadinanza possa intervenire numerosa, sarà sicuramente una serata divertente". "Ciò che ci interessa - ha spiegato Valentina Pistola - Dirigente scolastico dell'Istituto Domus Mariae di Pescara - è
far passare il concetto che il carcere dà l'occasione di recuperare e di cambiare vita" e con questo progetto - ha aggiunto Francesco Grilli della Fondazione Santa Caterina, rispondiamo alla nostra preoccupazione di dare una risposta adeguata all'emergenza educativa". Lo spettacolo, che porterà sul palco otto detenuti, due bambini e due poliziotti penitenziari, sarà preceduto da un'anteprima, affidata a sette bambini.

Questi fantasmi

"Questi fantasmi" è una delle commedie di Eduardo De Filippo che più hanno saputo raccogliere un eccezionale successo di pubblico, probabilmente per la presenza nella commedia sia di un lato tragico, sia di un lato comico, in perfetto connubio tra loro. Si tratta di una commedia amara, triste ma che, al tempo stesso, presenta numerose scene che strappano più di una risata. Con questa commedia Eduardo approfondisce un tema fra i più ricorrenti nella sua drammaturgia: l'illusione, il desiderio che gli uomini hanno di credere in qualcosa di irragionevole, di irraggiungibile, ma che rende felici, perlomeno sereni. Pasquale Lojacono diventa il simbolo dell'uomo che pur essendo consapevole delle brutture della realtà, vuole trasformare i fantasmi cattivi in buoni, perché vuole avere fiducia in un avvenire diverso, in un mondo migliore.

Fondazione Santa Caterina

La Fondazione Santa Caterina, senza scopo di lucro, ha come fine quello di valorizzare e sostenere le opere sociali in campo educativo. Nasce il 1 settembre 2008 l'istituto Domus Mariae della Fondazione Santa Caterina. Per il 2013 la Fondazione, in virtù di obiettivi condivisi dal Presidente Paolo Datore e dalla direttrice didattica Valentina Pistola, con l'organizzazione di Giulia Guazzieri, intende porre all'attenzione dell'opinione pubblica il tema dell'emergenza educativa con la programmazione di eventi ed iniziative sul tema, proponendo momenti di riflessione ed ipotesi di lavoro comune con enti, associazioni, operatori, educatori, cittadinanza. Questa iniziativa si colloca a pieno titolo, tra gli eventi pubblici di maggior rilievo per il 2013 perché affronta due temi molto delicati ed attuali: l'educazione alla legalità e la possibilità di recupero ed integrazione per soggetti svantaggiati

Casa Circondariale di Chieti

Da vari anni la casa circondariale di Chieti ha attivato un laboratorio tearapeutico-teatrale permanente per i detenuti ed una compagnia teatrale della polizia penitenziaria, grazie al prezioso impegno del direttore dott.ssa Giuseppina Ruggero, del Comandante di Reparto Comm. Valentino Di Bartolomeo e della dott.ssa Annamaria Raciti, funzionario dell'area trattamentale. Nel corso degli anni questa esperienza è cresciuta sino ad arrivare alla messa in scena, sempre con la Regia di Paola Capone, di vere e proprie opere teatrali come "Napoli Milionaria" e "Natale in casa Cupiello". L'esperienza del laboratorio permette di lavorare su più aspetti: la riflessione sul significato dell'opera; la valorizzazione delle capacità individuali; la trasmissione di valori positivi; la condivisione di un progetto, la possibilità di lavorare in gruppo; la possibilità di comunicare un percorso di riabilitazione possibile.

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