mercoledì 22 giugno 2011

Da detenuti a podisti

Anche le attività sportive sono importanti per il recupero e il reinserimento di chi ha sbagliato e che si trova in carcere. Di fatto sono un momento di realizzazione personale e allo stesso tempo un espediente atto a combattere tensioni e disagi. Ed è anche per questo che sabato 25 giugno alcuni detenuti della casa circondariale di Vasto saranno presenti alla maratona "1° Gran Premio Nazionale di Corsa su strada" dal titolo "Noi protagonisti" che si terrà all'interno della riserva naturale di Punta Aderci. Alcuni dei detenuti parteciperanno come podisti, altri come giudici di gara. L'iniziativa è organizzata dalla Direzione della Casa Circondariale di Vasto insieme alla Presidenza Provinciale del CSI di Chieti, con il Patrocinio del Comune di Vasto, il Comitato provinciale CONI-Chieti, l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, e la collaborazione della Croce Rossa Italiana. Il ritrovo è previsto alle ore 14.30 dinanzi alla struttura penitenziaria con le prime partenze per le ore 16.

domenica 12 giugno 2011

Un libro e un fiore per i figli dei detenuti

In questi giorni, presso la Casa Circondariale di Chieti, ha preso il via l’iniziativa “Il bambino e il fiore”, organizzata dalla Direzione nell’ambito della Campagna di Sensibilizzazione sulla genitorialità in carcere. Il titolo è tratto da un omonimo racconto dello scrittore di favole e poesie Zaccaria Sakkis nato a Volos (Grecia) nel 1915 il quale, contattato dall’Area Educativa dell’Istituto, con grande sensibilità si è reso immediatamente disponibile a sostenere il progetto facendo recapitare al carcere varie copie gratuite delle sue opere illustrate “Favole” e “Le belle storielle”.
E’ stato così possibile accogliere i bambini che si recano a fare visita ai loro congiunti in un modo diverso: a tutti loro sono stati offerti un libro, un bel fiore colorato (da tenere per sé o donare ai parenti da visitare) e qualche caramella. Come auspicato dagli organizzatori i libri finora donati (la distribuzione durerà sino al prossimo mercoledì) hanno rappresentato un’originale occasione di dialogo con i genitori ed un segno di accoglienza vissuto con gioia sia dai bimbi che dalle famiglie dei detenuti.
Il significato dell’iniziativa, nella realtà penitenziaria teatina, è peraltro amplificato dalla presenza di una sezione femminile e della conseguente problematica, al termine dei colloqui, del doloroso distacco dei bambini dalle madri. Per questo motivo gli oggetti donati vogliono essere anche uno strumento di transizione, utile a favorire il pur necessario allontanamento dei piccoli e, quindi, a lenirne la tristezza.
Come sempre preziosa ed imprescindibile la fattiva collaborazione della Polizia Penitenziaria, che dimostra straordinaria disponibilità in occasione di ogni iniziativa trattamentale proposta dalla Direzione.