sabato 19 novembre 2011

Grazie al Comune di Chieti

Voci di dentro ha una nuova sede. La nuova sede si trova a Palazzo Massangioli in via De Horatiis n° 6 e ci è stata data in concessione dal Comune di Chieti. Oggi 21 novembre sono riprese le attività con i corsi di scrittura e informatica con il primo gruppo di detenuti in articolo 21. Oltre all'impegno dell'Amministrazione comunale di Chieti, l'avvio dei corsi si deve in massima parte al contributo della Fondazione Carichieti e all'aiuto della Camera di Commercio di Chieti, de La Panoramica e del Gran Caffè Vittoria di Roberto D'Orazio.

martedì 1 novembre 2011

news dall'associazione

1) Fra qualche giorno la sede di Voci di dentro a Chieti riapre con nuovi corsi di scrittura ai quali si aggiungono quelli di informatica, uso del pc livello base, più corso avanzato di computer grafica, fotografia, uso di videocamera ecc. Al corso accederanno (in regime di articolo 21) alcuni detenuti che già partecipano ai nostri laboratori interni alle case circondariali. I corsi si terranno dal lunedì al venerdì con il seguente orario: 10-12.30 e 14.30-17. I corsi sono tenuti da soci e da collaboratori esterni e sono resi possibili grazie a un contributo della Fondazione Carichieti. Inoltre, per ridurre il più possibile le spese a carico dell'associazione, è stato chiesto un aiuto al Comune di Chieti (per i buoni pasto ai detenuti che accedono ai corsi) e all'Arpa (per gli abbonamenti sui mezzi pubblici).

2) L'associazione Voci di dentro ha partecipato al bando del Csv di Chieti sul volontariato. Il progetto che abbiamo chiamato "Libera-mente" si aprirà con un convegno che si terrà nel mese di febbraio 2012 e affronterà il tema del disagio sociale, della devianza e del diritto penale. Successivamente (a marzo, aprile, maggio, ottobre e novembre), grazie a un accordo di partenariato con l'Istituto Ipsia Pomilio di Chieti, daremo il via a un ciclo di incontri con gli studenti sempre sul tema dei comportamenti devianti, di cronaca giudiziaria e diritto penale e sul pregiudizio sociale. Durante gli incontri si approfondirà anche il lavoro di Voci di dentro e per fare questo si utilizzerà proprio il giornale scritto dai detenuti. L’intero percorso si concluderà con un festa nel mese di dicembre. Tale giornata sarà l’occasione per raccogliere e presentare sotto forma di mostra e di conferenza stampa tutto il materiale prodotto durante l’intero progetto.

3) Voci di dentro è capofila di un progetto di partenariato (un Grundtvig) con tre partner stranieri e un partner italiano. Al centro del progetto della durata di due anni c'è l'inserimento e l'integrazione degli ex detenuti. Previsti incontri in Italia a Chieti, in Turchia, in Slovenia e in Lituania. Tra i progetti immediati la creazione di un sito web comune, una radio e altro.

lunedì 17 ottobre 2011

Volontariato secondo noi

“Volontari facciamo la differenza”, questo il titolo della manifestazione che si è svolta a Chieti lo scorso 8 ottobre promossa dal nostro Centro di servizio il volontariato della provincia. Dalla mattina fino a sera la città è stata invasa dai colori e dai volti dei volontari delle associazioni che con i loro stand hanno animato il corso Marrucino con laboratori, dimostrazioni pratiche ed esposizioni. Una folla di giovani, bambini e intere famiglie ha partecipato alle numerose attività, a conclusione del cartellone di eventi promosso dal Csv nei comuni più grandi della provincia (Vasto, Lanciano, Ortona), in occasione dell'anno europeo del volontariato. Nel corso della mattinata riflessioni sui valori del volontariato, solidarietà e cittadinanza con un convegno al quale ha preso parte  padre Angelo Cupini della Comunità di recupero giovanile di via Gaggio - Lecco. All'incontro è intervenuto Francesco Lo Piccolo, presidente di Voci di Dentro che ha detto... 

Ionta: emergenza carceri

La Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato ha ascoltato il Capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta. Nel corso dell'audizione Ionta ha ricordato la grande emergenza in cui si trova l’intero sistema carcerarie con il sovraffollamento giunto a 67.500 detenuti dei quali circa il 42% in attesa di processo.

Lavoro: l'altra faccia del carcere

Abiti sartoriali, cibi bio, vini pregiati. E’ boom di prodotti made in carcere. Che vendono e rieducano i detenuti. Ma lo Stato taglia i fondi. Questo scrive nel suo articolo su L’Espresso Maria Veronica Orrigoni: due pagine con una sorta di mappa di quello che si produce nelle carceri italiane e dove si scopre che sono sempre più le aziende che si affidano al lavoro dei detenuti e che il 90 per cento di chi lavora una volta fuori non torna a delinquere. Un successo che abbiamo sperimentato in prima persona come associazione Voci di dentro con il caso di un detenuto che ha partecipato ai nostri laboratori e che dopo 15 mesi in borsa lavoro con articolo 21 adesso è occupato, da libero, in una fabbrica di Chieti Scalo.

martedì 30 agosto 2011

Chi sono i detenuti

Su 60 mila detenuti poche migliaia sono per reati legati alla criminalità organizzata, qualche decina per terrorismo, pochissimi per il grande spaccio di stupefacenti... Praticamente non abbiamo invece detenuti per corruzione, per bancarotta o per evasione fiscale. Mentre la stragrande maggioranza sono reclusi per furto, rapina, ricettazione o piccolo spaccio. Una certa rilevanza ha perfino il numero di immigrati arrestati per la vendita di prodotti contraffatti che rientra in quelle condotte marginali tipiche dei migranti del tutto prive di una reale offensività nei confronti della collettività. (Giuseppe Cascini, segretario dell'Associazione nazionale magistrati e esponente di Magistratura democratica, dal Consiglio d'Europa - intervista apparsa il 28 agosto su Il manifesto)
L'intervista integrale

lunedì 29 agosto 2011

un articolo tratto da "Il carcere possibile Onlus"

L' appello del Capo dello Stato, i numerosi digiuni di protesta e le visite di Ferragosto non sono bastati ad accendere i riflettori sull' illegalità che si consuma negli Istituti di Pena Italiani, ancora più accentuata nel periodo estivo. Eppure un serio discorso economico sul carcere può e deve essere affrontato. (Avv. Riccardo Polidoro - Presidente "Il Carcere Possibile Onlus" - Camera Penale di Napoli)

giovedì 21 luglio 2011

Borea legge alcuni testi di Festinese


Untitled from vocididentro on Vimeo.


Tra il 17 e il 20 luglio 2011 si è svolta a Chieti la rassegna Chieti Mostra Libri. Nel corso dell'ultima serata Icks Borea ha letto alcuni testi di Giuseppe Festinese, attualmente detenuto a Lanciano e tra i partecipanti al laboratorio di scrittura di Voci di Dentro

mercoledì 13 luglio 2011

Un articolo di Travaglio


da Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2011

Facciamo schifo. Schifo tutti noi che ce ne freghiamo allegramente dei 67 mila detenuti stipati l’uno sull’altro in carceri da terzo mondo, con celle fatiscenti, promiscue, malsane, insicure, disumane, illegali e criminogene, che ne possono ospitare al massimo 44 mila (meno di 3 metri quadrati per ogni detenuto contro i 7,5 imposti dall’Europa). qui tutto l'articolo come svuotare le carceri a costo zero

Liberamente: a teatro col "due di picche"

Applausi a scena aperta all’Auditorium De Cecco di Pescara dove è andato in scena “Il due di picche” spettacolo teatrale del laboratorio teatrale del carcere di Pescara con 12 attori detenuti nell’ambito del percorso trattamentale “Liberamente” condotto in collaborazione con l’Associazione Onlus “Ad Hoc” presieduta da Manuela Tabossi.

sabato 9 luglio 2011

la scuola in carcere

Cerimonia di chiusura delle attività scolastiche 2010/2011 presso la Casa Circondariale di Torre Sinello di Vasto con la consegna dei diplomi di licenza elementare e media ai detenuti ed incontro con i ragazzi della scuola media Rossetti partecipanti al progetto “Il mondo a strisce”. Il direttore Carlo Brunetti, il comandante della Polizia Penitenziaria Ettore Tomassi e le educatrici Antonella Tondi e Giuseppina Rossi hanno ricevuto i capi di istituto, Maria Pia Di Carlo e Letizia Stangarone, le docenti del Centro Territoriale Permanente ed i docenti titolari delle classi III A e III media del corso territoriale serale nonché una rappresentanza di alunni delle classi partecipanti al progetto “Il sole a strisce” curato dal professor Franco Sacchetti.

mercoledì 22 giugno 2011

Da detenuti a podisti

Anche le attività sportive sono importanti per il recupero e il reinserimento di chi ha sbagliato e che si trova in carcere. Di fatto sono un momento di realizzazione personale e allo stesso tempo un espediente atto a combattere tensioni e disagi. Ed è anche per questo che sabato 25 giugno alcuni detenuti della casa circondariale di Vasto saranno presenti alla maratona "1° Gran Premio Nazionale di Corsa su strada" dal titolo "Noi protagonisti" che si terrà all'interno della riserva naturale di Punta Aderci. Alcuni dei detenuti parteciperanno come podisti, altri come giudici di gara. L'iniziativa è organizzata dalla Direzione della Casa Circondariale di Vasto insieme alla Presidenza Provinciale del CSI di Chieti, con il Patrocinio del Comune di Vasto, il Comitato provinciale CONI-Chieti, l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, e la collaborazione della Croce Rossa Italiana. Il ritrovo è previsto alle ore 14.30 dinanzi alla struttura penitenziaria con le prime partenze per le ore 16.

domenica 12 giugno 2011

Un libro e un fiore per i figli dei detenuti

In questi giorni, presso la Casa Circondariale di Chieti, ha preso il via l’iniziativa “Il bambino e il fiore”, organizzata dalla Direzione nell’ambito della Campagna di Sensibilizzazione sulla genitorialità in carcere. Il titolo è tratto da un omonimo racconto dello scrittore di favole e poesie Zaccaria Sakkis nato a Volos (Grecia) nel 1915 il quale, contattato dall’Area Educativa dell’Istituto, con grande sensibilità si è reso immediatamente disponibile a sostenere il progetto facendo recapitare al carcere varie copie gratuite delle sue opere illustrate “Favole” e “Le belle storielle”.
E’ stato così possibile accogliere i bambini che si recano a fare visita ai loro congiunti in un modo diverso: a tutti loro sono stati offerti un libro, un bel fiore colorato (da tenere per sé o donare ai parenti da visitare) e qualche caramella. Come auspicato dagli organizzatori i libri finora donati (la distribuzione durerà sino al prossimo mercoledì) hanno rappresentato un’originale occasione di dialogo con i genitori ed un segno di accoglienza vissuto con gioia sia dai bimbi che dalle famiglie dei detenuti.
Il significato dell’iniziativa, nella realtà penitenziaria teatina, è peraltro amplificato dalla presenza di una sezione femminile e della conseguente problematica, al termine dei colloqui, del doloroso distacco dei bambini dalle madri. Per questo motivo gli oggetti donati vogliono essere anche uno strumento di transizione, utile a favorire il pur necessario allontanamento dei piccoli e, quindi, a lenirne la tristezza.
Come sempre preziosa ed imprescindibile la fattiva collaborazione della Polizia Penitenziaria, che dimostra straordinaria disponibilità in occasione di ogni iniziativa trattamentale proposta dalla Direzione.

giovedì 5 maggio 2011

Teatro in carcere

(articolo di Stefania Ortolano)
Detenuti e detenute in scena con una commedia di Eduardo De Filippo: “Napoli milionaria”. Il primo dei tre spettacoli diretti da Paola Capone, apprezzata regista degli amanti del teatro napoletano nel circuito abruzzese, è stato proposto ieri al teatro polivalente della Casa Circondariale di “Madonna del Freddo” ai detenuti e ai familiari degli attori. Questa sera alle 21 ci sarà un’altra messa in scena su invito e domani mattina spazio agli studenti di Chieti e Pescara. “Le detenute e i detenuti della Casa Circondariale Chieti si cimentano con un mostro sacro del teatro: Eduardo De Filippo – spiega il Commissario Valentino Di Bartolomeo – quest’anno il laboratorio teatrale è arricchito dalla presenza della Sezione Femminile. In “Napoli milionaria” i detenuti esprimono professionalità e rigore artistico, come ha avuto modo di apprezzare chi è riuscito ad assistere alle prove. La composizione degli attori, inoltre, è variegata: essi provengono da ogni regione e da paesi esteri e hanno attraversato personali percorsi e vicende di marginalità sociale”. Gli spettacoli si terranno quasi in contemporanea con la trasmissione in tv della stessa commedia, nella quale Massimo Ranieri è protagonista e regista. Quella teatrale è solo una delle tante attività che i detenuti  del carcere di Chieti, diretto dalla dottoressa Giuseppina Ruggero, possono svolgere nell’ambito del progetto pedagogico. “L’obiettivo è stimolare in questi ultimi modifiche del loro comportamento e capacità di riconoscere il valore delle regole - continua Di Bartolomeo - mantenendo aperto il dialogo tra carcere e comunità esterna. La Polizia Penitenziaria del Reparto chietino poi, ha fornito un rilevante apporto alle attività, garantendo sorveglianza e supporto tecnico nelle prove e nell’allestimento”.

venerdì 25 marzo 2011

Situazione: i dati della Uil

“Nelle carceri italiani sono detenute 67.318 persone (64.370 uomini e 2.948 donne)  a fronte di una disponibilità reale di  posti detentivi pari a 45059. Un surplus di 22.259 detenuti in più rispetto alla massima capienza che determina un indice medio nazionale  di affollamento pari al  54,2 %. Lo rivela Eugenio Sarno segretario generale Uil Penitenziari che aggiunge: In nove regioni italiane il tasso di affollamento varia dal 23 al 50%. In dieci dal 51 all’ 80%. Unica regione che non presenta (apparentemente) una situazione sovraffollata  è il Trentino Alto Adige. Capofila,  per sovraffollamento, la Calabria (77,6 %), seguita da Puglia (76,3%), Emilia Romagna (73,7%) , Marche (72,1%) e  Lombardia (65,9%) . L’istituto con il più alto tasso di affollamento si conferma Lamezia Terme (193,3%), seguito da  Busto Arsizio (164,7%), Vicenza ( 155,5%). Brescia Canton Mombello (152,5 %), Mistretta (137,5%) ”.

lunedì 21 marzo 2011

Suicidio nel carcere di Pescara

Un uomo di 35 anni, Mario Di Fonso, si è suicidato sabato mattina nel carcere di Pescara impiccandosi alle sbarre con un rudimentale cappio ricavato da una striscia di lenzuolo. Era in carcere dallo scorso settembre, quando fu arrestato assieme ad altre sette persone nell’ambito di un’inchiesta del commissariato di Lanciano per un presunto traffico di sostanze stupefacenti.
Salgono a 13 i detenuti morti per suicidio dall’inizio del 2011 (4 nel solo mese di marzo) e a 33 il totale dei detenuti morti per cause diverse nelle carceri italiane.

giovedì 17 marzo 2011

Emergenza penitenziaria e diritti

Lunedì 21 marzo, alle ore 17 a Firenze, presso la Sala delle Collezioni di Palazzo Bastogi, sarà presentato “Diritto Penitenziario”, manuale di Carlo Brunetti e Marcello Ziccone edito dalla Simone. Seguirà un dibattito sul tema “Emergenza penitenziaria e Diritti Umani”: interverranno l'assessore ai Diritti Umani della Regione Toscana Riccardo Nencini, il docente Emilio Santoro, la Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze Antonietta Fiorillo, il  Provveditore regionale Amministrazione Penitenziaria Maria Pia Giuffrida,  il Garante dei Diritti dei detenuti a Firenze Franco Corleone e Carlo Brunetti e Marcello Ziccone.
note sugli autori e sul libro

venerdì 11 marzo 2011

Una lettera dagli Usa

"L’estate scorsa ero a Roma per accudire mio padre. Mi sono presa due giorni 
di “permesso” per andare a Pescara. Andavo a rincontrare una cara
amica, compagna di scuola alle medie e ritrovata grazie a facebook. Ero
quindi nell’autobus emozionata per l'incontro quando, lasciata da
qualcuno, ho visto su un sedile una rivista. “Voci di dentro” era il nome.
E’ stata attrazione a prima vista. Non sapevo a cosa si riferisse ma quelle
figure di donne mal truccate e col cappuccio sono state una calamita per
me. Ero quasi arrivata a destino sicchè ho preso la rivista e l’ho portata
con me a Miami. E’ qui che l’ho letta. Sapevo che doveva essere qualcosa
di prezioso perché quando sento queste forze cosi poderose che mi
spingono a fare qualcosa, come prendere la rivista e non lasciarla, è
sempre perché c’è qualcosa di molto speciale coinvolto.
Quando ho iniziato a leggere la rivista non mi sono potuta fermare. Non ho
solo ascoltato queste “voci di dentro”, ma le ho sentite, le ho assorbite. Ora
fanno parte di me. Sento che possono parlare attraverso me. Sicché ho
fatto uscire le loro parole nella miglior forma che ho per comunicare quello
che sento: attraverso la pittura.
Ho dipinto il volto di una persona qualunque, senza che se ne capisca la
razza, il sesso o l’età. Una bocca grande, spalancata, fa uscire il suo grido,
la sua “voce di dentro”. Nella testa: un cavallo bianco, simbolo della liberta’
che è sempre nella mente. Ai piedi del quadro le donne col cappuccio con
i tristi numeri: 7 i morti asfissiati dal gas, 26 i detenuti impiccati...
Gli occhi però sono aperti, per vedere il futuro e verdi, del colore della
speranza. Ed è da quegli occhi che escono gocce d’argento che si
espandono, e diventano sempre piu grandi come simbolo di un futuro
prezioso.
Ho voluto scrivervi, non so nemmeno bene dove, e mandarvi una fotografia
del quadro. Se il quadro piace o no, non ha importanza. L’importante è
che quelle “voci di dentro” sappiano che le loro voci arrivano a chi sta
"fuori" e arrivano lontano, oltrepassano l'oceano e camminano senza fermarsi.
Parleranno nelle mie mostre, a Miami e a New York e, attraverso il mio sito
web, voleranno nello spazio cibernetico dove non esiste nè il dentro nè il fuori".

Mila Tapperi


il quadro di Mila Tapperi Hajjar (dal sito www.milahajjar.com)

mercoledì 2 marzo 2011

Ancora morti in carcere

Due morti in carcere a distanza di poche ore uno dall'altro. Il primo caso per suicidio ad Avellino, il secondo a Piacenza per cause ancora da accertare. Da inizio anno salgono a 10 i detenuti che si sono tolti la vita e a 26 il totale delle morti in carcere.
  • Jean Jaques Olivier Esposito, 39enne di origini francesi, si è impiccato ieri mattina verso le 10:00 nel carcere di Ariano Irpino (Av). L’uomo, in custodia cautelare per reati di droga, da tempo manifestava gravi segnali di disagio psichico: aveva già tentato più volte il suicidio e anche per questo il suo avvocato, Michele Sarno, aveva chiesto l’applicazione di una misura cautelare meno afflittiva, gli arresti domiciliari. Per tragica coincidenza esattamente due anni prima, l’1 marzo 2009, nel carcere di Avellino ci fu un altro suicidio, quello di Vincenzo Sepe, 54 enne di origini napoletane.

  • D. Trebbi, 30 anni, tossicodipendente, è morto ieri pomeriggio verso le 16:00 nel carcere di Piacenza. Le poche notizie al riguardo sono state raccolte da Riccardo Arena, direttore di Radio Carcere. Sulle cause della morte sono state avviate le indagini del caso: la prima ipotesi è quella di una overdose di droga, o di un mix letale di farmaci. Il giovane, che divideva la cella con un altro detenuto, si è accasciato improvvisamente sul pavimento ed ogni tentativo di soccorso è risultato vano.  L’ultimo decesso di un detenuto nel carcere di Piacenza risaliva al 2 novembre 2009, quando si suicidò Isam Khaudri, tunisino di 22 anni.

lunedì 14 febbraio 2011

Detenuto muore in carcere a Chieti

Un detenuto è morto nella Casa circondariale di Chieti, in via Janni 33, alla periferia della città. Si chiamava Raffaele Busiello e avrbbe compiuto 28 anni il prossimo novembre. Originario di Napoli, detenuto a Chieti da  circa 4 mesi, è presumibilmente morto tra le 23 di sabato 12 febbraio e le 4 del mattino di domenica 13. Lo hanno scoperto senza vita i compagni di cella. Domani l'autopsia chiarirà le cause del decesso, al momento l'ipotesi è quella di arresto cardiocircolatorio per infarto o altra causa. Era malato e sofferente per diverse patologie. Subito sono stati informati i familiari (che sono arrivati in carcere nella tarda mattinata di domenica), il direttore della Casa circondariale, il comandante, il medico legale, il magistrato di sorveglianza. Con la morte di Busiello diventano 15 i detenuti morti nelle carceri italiane dall'inizio dell'anno, 6 di loro avevano meno di 30 anni e altri 7 un’età compresa tra i 32 e i 39. Di questi, otto sono morti suicidi.